Benessere fisico e psicologico dipendono dal proprio fisico.

Nutrizione si, ma anche benessere!

La giovanissima dr.ssa Scarpa racconta attraverso un'intervista informativa e personalissima della propria passione.

Attualità
Cilento domenica 03 maggio 2020
di Fabiola Scorziello
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Dr.ssa Maria Concetta Scarpa. © Unico

Maria Concetta Scarpa, biologa e nutrizionista risponde ad alcune domande sulla sua passione poi divenuta un lavoro.

1) “Benessere" per te cosa significa, e come viene interpretata questa parola nel tuo mestiere?

Il mio concetto di benessere parte dal concetto di benessere fisico ma tende ad arrivare in un concetto di benessere mentale, cioè lo stare bene con sé stessi. Nella mia professione lo stereotipo è quello di diventare belli, ma la realtà è ben diversa, infatti attraverso l’utilizzo di una corretta e sana alimentazione si cerca la fiducia in sé stessi. Dimagrire non vuol dire soltanto ritrovare la linea perduta ma riuscire a conquistare una salute fisica mentale ed estetica, non è solo una questione di sentirsi bene ma nello stare bene in un corpo sano.

2)“La corretta alimentazione“ quanti pasti e come bisognerebbe consumarli al giorno?

Generalmente bisognerebbe consumare cinque pasti al giorno; il segreto è quello di mangiare poco e spesso, aggiungendo ai tradizionali pasti due spuntini, in modo da tenere sotto controllo la fame. La maggior parte dei pazienti che incontro riferisce di consumare però solo tre pasti al giorno e tra l’altro anche sbilanciati. Per mancanza di tempo o per cattive abitudini spesso la colazione si riduce ad un caffè, un pranzo veloce e si arriva a sera affamati, il cibo introdotto magari risulterà in eccesso e porterà ad un aumento del peso. Questa regola non vale in presenza di condizioni patologiche, dove il numero dei pasti può aumentare o diminuire a seconda dei casi.Una corretta alimentazione aiuta a mantenersi in salute e a prevenire malattie croniche come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, tumori favorite dall’eccesso di peso. La salute quindi si conquista innanzitutto a tavola, imparando sin da bambini le regole.

3)Le condizioni patologiche che ti è maggiormente capitato di dover risolvere?

I bambini non hanno sicuramente una dieta ideale, incontro sempre più bambini con chili in eccesso e cattive abitudini alimentari. L’Italia, infatti, detiene il primato tra i Paesi europei, del sovrappeso e della obesità in età pediatrica. Bambini obesi saranno molto probabilmente ragazzi e adulti obesi maggiormente esposti a numerose patologie. Spesso possono essere vittime di scherzi a causa del loro peso, ciò determina senso di insicurezza e difficoltà ad instaurare relazioni sociali, uscendo sempre meno di casa e trascorrendo il tempo in attività sedentarie si instaurerà così un circolo vizioso.

4) Un consiglio per tenersi in forma?

Per rimanere in forma non posso che non iniziare col consigliare di adottare una dieta completa, varia e bilanciata. Un’alimentazione basata sempre sugli stessi alimenti, può portare a carenze nutrizionali; è importante assumere i cibi tenendo conto dei diversi gruppi alimentari. Mantenersi adeguatamente idratati rientra sicuramente tra i consigli per rimanere in forma; il consumo di almeno due litri di acqua al giorno, preferibilmente lontano dai pasti, permetterà di raggiungere uno stato di idratazione ottimale, facilitando le funzioni intestinali, aumentando l’elasticità dei tessuti. Si dà per assunto la non sedentarietà e qualsiasi cosa succeda, consiglio di rimanere sereni e positivi.

5) Da nutrizionista cosa consiglieresti ai nostri lettori in questo periodo quasi passato di Covid-19?

Il periodo che stiamo vivendo può rappresentare una fonte di stress per mancanza di rapporti sociali, per la difficoltà ad adattarsi a nuove regole e soprattutto per la paura di ammalarsi. Io consiglio di servirsi di questo periodo come un’opportunità per prendersi cura di sé migliorando il proprio stile di vita senza cadere nella tentazione di lasciarsi andare impigrendosi sul divano, mangiando in maniera sregolata e non dedicandosi ad alcuna attività fisica. I ritmi frenetici che caratterizzavano le nostre giornate spesso ci impedivano di dedicare del tempo allo sport o all’organizzazione dei pasti, introducendo ora qualche cambiamento con il tempo si trasformerà in una buona abitudine.

6) Per te i social sono importanti per il tuo lavoro?

Durante la visita a studio non si riesce mai a dare tutte le informazioni ai proprio pazienti e i social sono un importante mezzo per poter continuare a comunicare con loro. È anche un modo per farmi conoscere e mantenere i contatti e condividere iniziative con i colleghi.

7) Quali contenuti metti in evidenza nei social?

Molto spesso chiedo ai miei pazienti di inviarmi le foto dei loro piatti per poi condividerle sui social, posso controllare che effettivamente stiano seguendo la dieta nel modo corretto ma anche comunicare a chi mi segue e sta pensando di intraprendere un percorso nutrizionale che si ha un’idea sbagliata della dieta, che non si digiuna assolutamente, anzi a volte i miei pazienti riferiscono di mangiare molto più di prima. Tramite i social inoltre metto in pratica ciò che consiglio nella dieta, mostro come utilizzare correttamente gli ingredienti, le tecniche di cottura, numerose sono le video ricette e idee di menu oltre ovviamente ad invogliare a muoversi di più.


Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla,
come se non ti vedesse nessuno.


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