Moreno Chirichiello racconta come la tecnologia sia stata essenziale per affrontare nel miglior modo possibile le difficoltà legate al Corona Virus

Intervista a Moreno Chirichiello

“I vantaggi dello smartworking sono molteplici, pensiamo soltanto all’impatto sul traffico, sui consumi e sull’ambiente che lo spostamento di milioni di lavoratori produce”

Attualità
Cilento martedì 30 giugno 2020
di Lucrezia Romussi
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Moreno Chirichiello, esperto di comunicazione e di digitale © Unico

Moreno Chirichiello, esperto di comunicazione e di digitale, racconta come la tecnologia sia stata essenziale per affrontare nel miglior modo possibile le difficoltà legate al Corona Virus.

Come hai potuto gestire la tua attività tramite questa pandemia?

Ho continuato a lavorare da casa, le mie attività lavorative, legate al mondo digital hanno bisogno di un pc e di una buona connessione internet, che per fortuna non sono state intaccate dalla pandemia.

Quanto pensi sia stata importante l'informatica in questa situazione?

L’informatica in generale ha avuto un ruolo importantissimo in una situazione anomala ed inaspettata come quella che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, in primis gli strumenti messi a disposizione dal mondo informatico hanno fatto si che si potesse far arrivare in pochi secondi a tantissime persone informazioni dettagliate sulla pericolosità e la sulla diffusione del virus.

In secondo luogo, ma non di secondaria importanza, ha permesso ad una buona fetta della popolazione di continuare a lavorare.

Ci sono stati risvolti positivi in questa drammatica pandemia per quanto riguarda il riconoscimento e la diffusione di alcuni ambiti innovativi come lo smartworking?

Sicuramente questa pandemia ci lascerà in generale molti insegnamenti per il futuro, mentre nello specifico molte aziende, liberi professionisti, istituzioni ed uffici pubblici, hanno avuto modo di testare il lavoro da casa, modalità che in altri paesi, soprattutto del nord Europa è già in funzione da tempo. I vantaggi dello smartworking sono molteplici, pensiamo soltanto all’impatto sul traffico, sui consumi e sull’ambiente che lo spostamento di milioni di lavoratori produce, inoltre ci sono dati statistici sulla produttività che evidenziano una maggiore resa del lavoratore in smartworking rispetto a chi è “costretto” a subire tutti i giorni code, ritardi dei mezzi pubblici e vicissitudini varie.

Come pensi che l'informatica possa aiutare in futuro a salvarci da situazioni emergenziali come questa?

Questa pandemia ha portato molti imprenditori che avevano tralasciato il discorso innovazione digitale a pensare di attivarsi, chi è arrivato a questa pandemia con un sito di E- Commerce funzionante e aggiornato ha visto aumentare i propri profitti, di conseguenza molte imprese stanno lavorando in modo da allinearsi a livello digitale ed informatico. Questo darà la possibilità anche ai piccoli negozi, di poter arginare le perdite in periodi di lockdown. Infine, la tecnologia, vedi l’app Immuni, sarà uno strumento importante in mano agli studiosi ed ai cittadini per migliorare la quotidianità, sconfiggere questo brutto virus e farci arrivare più preparati a possibili altre analoghe situazioni.

Nella tua zona, a Sanremo, ci sono stati parecchi casi?

Sanremo, come tutta la Liguria per fortuna non ha avuto i casi di regioni confinanti, vedi il Piemonte e la vicina Lombardia, ma vi è stato comunque un alto tasso di decessi, dovuto anche all’età della popolazione residente. Purtroppo anche qui il virus ha prodotto molti danni sia a livello sociale che economico.

Il nord è stato il più colpito, tu che provieni dal sud ma vivi in Liguria, ti senti di consigliare qualcosa ai meridionali?

Il consiglio che posso dare ai miei conterranei, che spero di poter riabbracciare presto, è quello che darei a tutti: non mollare e approfittare di queste crisi per migliorare le proprie azioni, sia sociali che economiche e soprattutto imprenditoriali. Abbiamo capito che potrebbero esserci in futuro situazioni analoghe, di conseguenza non bisogna perdere tempo e intervenire dove possibile cercando di arrivare preparati a situazioni difficili come quella della pandemia da Coronavirus, aggiornarsi, guardare alla tecnologia ed alle innovazioni, investire sulla formazione dei giovani “ nativi digitali “ preservando allo stesso tempo la natura e i paesaggi che caratterizzano i nostri territori, fonte di ricchezza turistica e culturale.

Lucrezia Romussi

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