Massimo Balsamo si racconta

Auletta, dal carcere al teatro

Balsamo ritorna su questo territorio dopo aver portato in scena il suo spettacolo “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono in fiori”, nel 2014.

Cultura
Cilento domenica 03 marzo 2019
di Antonella Citro
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L’associazione culturale Voltapagina © Unico

Sabato scorso presso il Palazzo Jesus di Auletta si è tenuto l’incontro con Massimo Balsamo, autore di diversi libri tra i quali “Il fantasma con il passamontagna. Metamorfosi di un uomo”. L’associazione culturale Voltapagina presieduta da Paola D’Angelo ed il Centro Culturale Studi, in collaborazione con Il Saggio, La Fondazione MIdA diretta da Francescantonio D’Orilia e il Comune di Auletta guidato dal sindaco Pietro Pessolano in sinergia hanno presentato il libro “Il fantasma con il passamontagna. Metamorfosi di un uomo” insieme all’autore Massimo Balsamo. L’uomo ha cioè raccontato la sua metamorfosi, avvenuta grazie all’amore per il teatro, nato in carcere. Sabato mattina prima della presentazione ufficiale, Massimo Balsamo, ha incontrato i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Caggiano e Auletta presso la Casa delle parole dove si è avviato un confronto vivace e suggestivo. Il libro è insomma l’autobiografia di un giovane che, in carcere ad Eboli, grazie agli ottimi progetti rieducativi, scopre il teatro e la scrittura, rinascendo a una nuova vita. L’obiettivo di questo lavoro è che l’esperienza dell’autore, raccontata con notevole abilità narrativa e senza nascondere le proprie responsabilità, possa essere di monito ai ragazzi esposti ai pericoli della droga. Balsamo ritorna su questo territorio dopo aver portato in scena il suo spettacolo “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono in fiori”, nel 2014. Nelle pagine del suo volume trapelano le sue origini napoletane e gli anni vissuti a Forcella. Balsamo è stato poi per anni in carcere nell’Istituto a custodia attenuata di Eboli, un gioiello del sistema penitenziario italiano e nei suoi libri si confessa e si racconta. La sua storia è quella di “ladro”, poi via via gli anni passati dietro le sbarre per pagare il suo conto con la giustizia. Da qui il suo pensiero espresso anche ad Auletta: “Tante volte si è prigionieri nel mondo libero! Io sono un uomo libero, pur essendo prigioniero!”.

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