Cooperazione e costituzione di reti

Raffaele Accetta © Unico

<<È una delle prime vere azioni concrete che iniziamo a fare con il progetto relativo alla Strategia delle Aree interne, è necessario secondo la misura 16.7 del PSR costituire un partenariato per la cooperazione e costituzioni di reti del mondo rurale e agricolo, insita nella costituzione delle reti>>, lo ha riferito il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta a proposito della manifestazione di interesse per l’attuazione dell’intervento “Cooperazione e costituzione di reti: rural hub” a valere sulla misura 16.7.1 del PSR Campania 2014 – 2020. Nell’ambito dell’attuazione della Strategia Nazionale Area Interna Vallo di Diano, è stata pubblicata cioè sul sito web della comunità montana del Vallo di Diano, www.montvaldiano.it, la manifestazione d’interesse presentata giovedì scorso a Padula quando, in sostanza, si è tenuto un incontro formativo alla presenza della responsabile regionale della Misura 16.7.1 del PSR Campania 2014 – 2020, Dolorinda Renzuto Iodice. <<L’intervento ha l’obiettivo di costituire una rete tra produttori della filiera cerealicola per intervenire sia sulla produzione che sulla distribuzione, trasformazione commercializzazione dei prodotti - ha detto ancora Accetta - si partirà con il partenariato e ci consentirà sostanzialmente di elaborare una proposta progettuale, con un piano di interventi vi sarà pertanto la partecipazione a monte di quelli che saranno poi i soggetti anche beneficiari e destinatari degli interventi che si andranno a fare nella fase D che riguarda la operatività del partenariato per la realizzazione di questi progetti. Abbiamo voluto subito divulgare questo bando per acquisire le manifestazioni di interesse da parte di tutti i soggetti che sono stati già coinvolti nella fase di ascolto quando abbiamo avviato il progetto di strategia e con i quali vogliamo continuare. Speriamo che vi siano anche altri che possono partecipare. Riteniamo che il territorio possa trovare una linea di sviluppo in questo rinnovato interesse che stiamo notando anche da parte dei giovani per il settore agricolo>>. Saranno individuati operatori nelle imprese agricole, artigiane, associazioni, istituti scolastici, saranno soggetti in forma singola o associata già sul territorio, organizzazioni professionali e sindacali, fondazioni, reti di impresa rappresentativi di interessi diffusi e collettivi che abbiano attinenza con la filiera cerealicola intesa come coltivazione, produzione, trasformazione e commercializzazione. <<Il Vallo di Diano si pone e si candida come luogo di ruralità contemporanea – continua ancora il presidente Accetta – praticato dalle nuove generazioni di agricoltori ancorata a produzioni tipiche. Conserviamo così anche la nostra biodiversità e andiamo a recuperare i prodotti e anche delle coltivazioni che negli anni sono scomparse. Vogliamo produrre bene e insieme perché è importare stare insieme e garantire degli standard di qualità e sicurezza, riconoscibilità dei prodotti del Vallo oltre che rafforzare il legame di fiducia e collaborazione tra i produttori. È un’esperienza nuova e importante che se recepita nel modo giusto può dare grandi risultati. Dobbiamo pensare a città diverse ancorate alle vecchie tradizioni che però guardino al futuro e all’innovazione e, a quello che può interessare il giovane, in modo che possa restare qui e trovare interesse e occupazione, stabilità con la famiglia e, in questo modo, possiamo conseguire il nostro compito, la nostra missione per frenare lo spopolamento delle nuove generazioni e, far sì che si possa vivere bene anche in quest’area>>.