Verrà costituito un FORUM permanente! E molti i suggerimenti migliorativi venuti da più parti: e puntualmente accolti e registrati.
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​PIT DEL PARCO, SI MUOVONO I PRIMI PASSI; articolo dello 01/06/2001

"I destinatari della misura 1.10 sono le piccole e medie imprese, le imprese individuali, in particolare artigianali e del Terzo Settore."

Economia
Cilento martedì 14 gennaio 2020
di Bartolo Scandizzo
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Profilo di Domenico Nicoletti © web

Neanche l’aggiunta di un altro tavolo è stato sufficiente a contenere tutti i rappresentanti chiamati a raccolta nella sala convegni del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano per concertare modalità e procedure per la presentazione di progetti relativi alla misura 1.10 del PIT del Parco. Il direttore, Arch. Domenico Nicoletti, era visibilmente soddisfatto di fronte a tanti e qualificati rappresentanti del territorio e di soggetti più attivi che da tempo agiscono producendo progettualità integrata e fanno opera di filtro rispetto alle tante istanze che da un po’ di anni imprenditori e non producono. Dalla C.C. A.A. ai GAL, dai Patti territoriali ai Consorzi, dalle associazioni ambientaliste al Terzo Settore, dagli Operatori Turistici alle Comunità Montane, dai Sindacati Confederali ai rappresentanti di Categoria… E’ stata un’ottima occasione per Nicoletti per chiarire i tempi operativi del PIT del Parco inquadrando il tutto nell’ottica di quanto è già stato predisposto e che ha consentito all’Ente Parco di arrivare con le carte in regola per la firma del protocollo d’intesa con la Regione (primo nella Regione). In particolare ha fatto riferimento al Piano Socio-economico approvato all’unanimità dagli 80 Comuni del Parco e del Piano del Parco già consegnato alla valutazione dei Comuni che lo stanno studiando per esprimere il parere prima dell’invio alla Regione. I destinatari della misura 1.10 sono le Piccole e Medie imprese, le imprese individuali. Le imprese artigianali e le imprese del Terzo Settore. L’obiettivo è quello di sostenere i progetti che mirano a sostenere i prodotti dell’artigianato tipico, della piccola ricettività turistica (max 30 posti letto) e della piccola ristorazione, dei servizi turistici, del piccolo commercio e del settore dei servizi di accoglienza nel territorio del parco e delle aree contigue. Le operazioni finanziabili possono essere ricondotte alle seguenti tipologie:

- Attività artigianali e di restauro, acquisto, restauro e riqualificazione di immobili;

- Acquisto attrezzature, macchinari, consulenze, investimenti immateriali, ecc.;

- Acquisto e restauro immobili da destinare ad attività turistiche;

- Acquisto attrezzature, impianti, arredi, servizi, investimenti immateriali;

-Servizi: recupero-riqualificazione di immobili, attrezzature, macchinari, consulenze, arredi, servizi, investimenti immateriali.

Le modalità di partecipazione prevedono una manifestazione d’interesse secondo lo schema pubblicato sul sito internet del Parco del Cilento e Vallo di Diano (www.parco.cilento.it) o recandosi presso le sedi dei G.A.L., dei Centro Locali del Parco o dei Comuni, dove non sono attivati i Centri Locali del Parco. La modalità di partecipazione ed i criteri di selezione dei progetti, saranno esplicitati nei relativi bandi attuativi.

Molti i suggerimenti migliorativi venuti da più parti, e puntualmente accolti e registrati, ma va sottolineata da decisione di costituire un FORUM permanente dove le varie istanze, proposte saranno sistematizzate e presentate in modo coordinato. Nell’ambito dei FORUM sarà costituito un OSSERVATORIO che interverrà in modo rapido ogni qualvolta si incontreranno ostacoli e difficoltà. C’è da segnalare che già in questa fase interlocutoria sia i G.AL. che i PATTI TERRITORIALI hanno svolto un lavoro di sintesi presentando documenti comuni ed offrendo disponibilità a collaborare mettendo a disposizione le loro strutture operative.

Di rilievo anche l’intervento dei Dott. Malese Vice presidente della Camera di Commercio, che ha dichiarato la disponibilità della CC a collaborare in pieno fornendo tutti i dati e le professionalità necessarie, ma ha voluto essere molto chiaro su un altro punto: che il tutto deve essere finalizzato al miglioramento della qualità dell’impresa sana che vuole aumentare la sua capacità produttiva e non a singoli che puntano solo al finanziamento e lasciarlo improduttivo.


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