"Negli anni passati, in Italia, si sono succedute varie normative e riforme su tale materia. Oggi siamo arrivati al punto che è la Regione che in piena autonomia. "

Le agevolazioni regionali per chi vive in una casa in affitto

L’Arch. Franco Graziuso del comune di Roccadaspide spiega come si fa per ottenerlo.

Economia
Cilento sabato 17 ottobre 2020
di Fabiola Scorziello
Immagine non disponibile
Il municipio di Roccadaspide © Unico

Abbiamo chiesto all’arch. Franco Graziuso, responsabile dell’Area Urbanistica E Servizi Produttivi , vigilanza, area Tecnica Manutentiva, del comune di Roccadaspide, di spiegare come e se un cittadino che vive in una casa in locazione può fare richiesta di contributo per ottenere un aiuto economico …

Architetto Graziuso, come funzione il meccanismo degli aiuti?

Nell’ambito delle misure predisposte dal Piano sociale ed economico, voluto dal Presidente Vincenzo De Luca, trova attuazione il capitolo dedicato alla Casa, finanziato con 45 milioni. Negli anni passati, in Italia, si sono succedute varie normative e riforme su tale materia. Oggi siamo arrivati al punto che è la Regione che in piena autonomia delibera e da attuazione agli aiuti alle famiglie che vivono in casa in affitto.

Nel comune di Roccadaspide chi si occupa di valutare le richieste di contributi?

Le domande vanno indirizzate al sindaco che, a sua volta, le inoltra all’ufficio tecnico che è diretto dal sottoscritto.

Durante l’emergenza covid-19, come avete gestito i contributi che venivano erogati a favore dei fitti in locazione?

Durante l’emergenza covid-19 le richieste di contributo per andare incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà, come in ogni città della Regione Campania da indicazione del Presidente della Regione De Luca, sono state valutate e, in base alle necessità, assegnati i contributi. C’è da precisare che gli aiuti relativi a questa specifica esigenza nel comune di Roccadaspide sono stati sempre concessi.

Come vengono gestite tali pratiche all’interno del comune di Roccadaspide?

Il contributo viene concesso su richiesta degli interessati. Fino a due anni fa si doveva attivare una procedura concorsuale che si avviava con l’affissione di un manifesto per dare pubblicità all’iniziativa e con i termini di scadenza che, di solito era il 30 settembre. Dopo la pubblicazione c’erano 30 giorni di tempo per presentare le domande con l’indicazione di possesso dei requisiti previsti dal bando: il certificato ISEE, il contratto di locazione registrato, ecc …

Da due anni, con la gestione diretta della Regione Campania, i bandi sono fatti a livello regionale e le istanze sono compilate e inviate online.

I comuni sono incaricati di fare le graduatorie, mentre gli importi, molto esigui (1.000,00 – 1.200,00 Euro all’anno) a cui gli assegnatari hanno diritto li decidono gli uffici regionali.

Fabiola Scorziello.


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