La meta di oggi e a meno di 2 Km ormai.

Il Cammino del Parco

3^ tappa Grotte di Castelcivita – Sicignano degli Alburni 24 agosto 2021.

Il cammino del parco
Cilento giovedì 30 settembre 2021
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Il Cammino del Parco 3 Tappa. © Unico Settimanale

Di buon'ora, il gruppo si mette in movimento partendo dal piazzale delle Grotte. I 2 Km che ci separano da Controne, il paese del Fagiolo, sono solo un riscaldamento utile per affrontare il forte dislivello che copre la stradina che collega il centro abitato al cimitero. Giunti in cima e intercettata la SP 60 si cammina in quota, sia pur in salita. Ma a questo punto del Cammino il gruppo ha già definito le sue "gerarchie": Adele e Maria Rosa a tirare avanti e Loredana a fare la spola tra Gina e il sottoscritto e le capocordata. Si parla, ci si confronta e ci si scambia informazioni personali e su altre esperienze fatte in passato. Sono tanti anche i momenti di silenzio utili a guardarsi intorno, meravigliarsi dell'imponenza dei monti Alburni che nel versante Nord danno il meglio di sé: qualcuno le ha definite le Dolomiti del Sud! A sinistra la distesa della piana del Sele, a destra i roccaforti degli Alburni, nell'animo la consapevolezza di sé! Entriamo a Postiglione con il passo deciso immettendoci sul lungo viale dopo esserci rinfrescati alla bella e antica fontana situata all'ingresso del paese. Ci fermiamo al bar Notorious del centro del paese e poi attraversiamo il centro storico fino al cimitero per inoltrarci sulla stradina che ci consente di giungere a Scorzo il crocevia storico situato nella SS 19, strada che ci accompagnerà per un lungo tratto fino al Vallo di Diano. A Scorzo facciamo sosta al ristorante da "Nonna Adele" e poi ripartiamo per Sicignano. Prendiamo a destra la SP 35 e dopo 2 Km ci fermiamo a gustare il tempo lento del borgo Terranova. Questa tappa si avvia al termine. La meta di oggi e a meno di 2 Km ormai. Il paese si presenta, dopo l'ennesima curva, imperioso con il suo castello posto a dominio della valle. Risaliamo le strette vie che, come infinite arterie, portano al maniero arrivano e ne ripartono. Visitiamo la bella chiesa nel centro del paese e poi raggiungiamo la Tenuta Mandia – Ristorante la Tavernola, dove ci aspetta Mariangela per avvolgerci nella sua delicata, quanto squisita ospitalità: una cena che ricorderemo ci verrà servita dopo che avremo "lavato" la stanchezza e esserci predisposti al meglio per apprezzarla.

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