Intanto, a dispetto dei "santi" il presidente è ancora in carica e presiede il consiglio al quale il sindaco si presenta fresco del successo di aver "resuscitato" l'ex Tabacchificio di Cafasso.

Franco Alfieri rivendica i successi della sua amministrazione nel Consiglio comunale del 1° dicembre

Vincendo una corsa contro il tempo, ha conseguito tre risultati indiscutibili anche agli occhi dei più critici: lungomare, ex tabacchificio e biblioteca comunale

Politica
Cilento giovedì 09 dicembre 2021
di Bartolo Scandizzo
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Il Sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri © Unico

Emanuele Sica guida la discussione concedendo spazio agli interventi di Enzo Sica e Franco Longo per l'opposizione che chiedono chiarimenti in merito all'accensione di nuovi mutui. Il sindaco chiarisce che grazie al preammortamento di 5 anni la rata annuale di 650.000 euro per rimborsarli non subirà variazioni. Precisa che altri lavori previsti dal piano triennale saranno finanziati con fondi pubblici residuali dai fondi europei 2013-2020. Altri ancora, con la nuova programmazione 2021-2027.

Ho seguito, in differita su Stile Tv, il Consiglio Comunale di Capaccio Paestum tenutosi il 1^ dicembre 2021 e mi sembrato di "atterrare" su un altro "pianeta" politicamente parlando ...

Nella mente ho ancora l'eco del duro confronto tra il sindaco, Franco Alfieri, e il presidente del Consiglio comunale, Emanuele Sica, ascoltato poco più di un anno fa.

In quella occasione, dopo l'arringa di E. Sica, che negava il suo coinvolgimento nel tentativo di defenestrare Alfieri, "come fu fatto con Franco Palumbo" con una raccolta di firme di consiglieri di opposizione e scontenti di maggioranza che avrebbero dovuto dimettersi contestualmente davanti ad un notaio, Franco Alfieri attaccò "ferocemente" sia il presidente del consiglio comunale che gli altri artefici del tentativo. Il sindaco, in quell'occasione sfidò i "congiurati" dichiarando che fosse mancata una sola firma per abbatterlo lui avrebbe apposto la sua in calce al documento.

Intanto, confermò l'espulsione di E. Sica dal gruppo "Concretezza e stabilità" con il quale si era candidato. Pertanto, Emanuele Sica viene "collocato" all'opposizione perché escluso dalla maggioranza accusato di aver organizzato un "complotto" per abbattere l'amministrazione di Franco Alfieri, ed espulso dal partito ".

 

Intanto, a dispetto dei "santi" il presidente è ancora in carica e presiede il consiglio al quale il sindaco si presenta fresco del successo di aver "resuscitato" l'ex Tabacchificio di Cafasso. Con l'atto di locazione sottoscritto con il Curatore fallimentare, ha dato il via ad un "colpo" grosso che ha aperto un nuovo capitolo sul futuro della contrada posta a cerniera tra Capaccio Scalo, Vannulo e l'area archeologica di Paestum.

Vincendo una corsa contro il tempo, ha conseguito tre risultati indiscutibili anche agli occhi dei più critici: rimozione e smaltimento dell'Eternit contenente amianto della copertura, rifacimento della copertura stessa, dell'impianto elettrico e sistemazione degli spazi esterni e inaugurazione con l'evento fieristico che da XXIII anni si tiene nella Città dei Templi.

I tentativi di sminuire l'operazione che qualcuno ha messo in atto, sono stati facilmente rintuzzati...

Lo stesso Enzo Sica, che pure aveva messo nel suo programma l'operazione, ha "gioito" per quanto fatto. Ha rivendicato, però, che la sua amministrazione dovette, prima di tutto, assicurare alla città fognature e depurazione, raccolta differenziata creazione dell'isola ecologica. Ha anche richiamato alla mente il fatto che sotto la sua amministrazione fu "sventato" il progetto messo in atto dall'ex proprietà di realizzare circa 300 appartamenti ... Per la verità, una commissione consiliare aveva approvato il progetto che prevedeva anche la costruzione della caserma di vigili urbani, e fu un ricorso di Legambiente ed altre associazioni che bloccarono il progetto alla soprintendenza che pure, in una prima fase, aveva dato parere favorevole con alcune prescrizioni. Solo in seconda battuta bloccò tutto.

Alfieri, però, ha anche rivendicato di aver dato il via al piano triennale presentato a suo tempo ricordando la realizzazione del primo lotto del Lungomare, l'ammodernamento della Biblioteca Erica, l'acquisizione dell'ex cinema Miryam, il rifacimento di via Magna Graecia...

Franco Longo, dai banchi dell'opposizione, mette in guardia il consiglio del rischio collegato all'indebitamento che il comune sta contraendo per finanziare parte del piano triennale che potrebbe portare le casse comunali in sofferenza. Denuncia anche che, per fare cassa, il sindaco ha "ordinato" di aumentare i controlli sulle strade ...

Alfieri risponde a Longo imputandogli la volontà di svilire risultati che sono sotto gli occhi tutti. Che la sua amministrazione sta solo continuando sulla scia di un debito per mutui per la realizzazione di opere pubbliche che già le altre amministrazioni succedutesi prima della sua hanno utilizzato (circa 40 mln di Euro alcuni in via di estinzione), tant'è vero che ad oggi il comune paga un onere annuale per ripagarli pari a 650.000 euro. Pertanto, mantenendo invariata la rata annuale e con l'aiuto dei 5 anni di preammortamento, è stato il via ad opere che da decenni aspettano di essere realizzate: Lungomare, Cine-teatro, Tabacchificio, Sistemazione viabilità comunale ecc... con particolare riferimento all'allargamento di via Laghetto necessaria per poter pedonalizzare la strada che si trova a ridosso delle mura della città antica. Il sindaco precisa che altri lavori previsti dal piano triennale saranno finanziati con fondi pubblici residuali dai fondi europei 2013-2020. Altri ancora, con la nuova programmazione 2021-2027.

Alfieri assicura anche rispetto al fatto che i debiti fatti rimarranno sulle spalle della prossima amministrazione: "Non sarà candidato a null'altro che ha proseguire il lavoro cominciato come sindaco di Capaccio Paestum! E se i cittadini capaccesi riterranno che avrò fatto bene, continuerò a fare il sindaco per altri cinque anni dopo questo mandato."

Il consiglio si conclude con un voto unanime sulla proposta del sindaco di assegnare la cittadinanza onoraria a Giovanni Garofalo, giornalista, scrittore e, soprattutto, un "capaccese pestano" di fatto che vive per molto tempo nella nostra città, e dopo nominato anche nel Cda del Parco Archeologico di Paestum e Velia".

Un Consiglio che ha discusso con compostezza gli argomenti messi all'O.d.G. e che sembra essersi assestato anche rispetto alla dialettica interna alla maggioranza e su un confronto incanalato su un binario dignitoso visti i toni con i quali sono state poste le questioni affrontate.

 

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