Monaci e comunità italo-greche nel Principato Longobardo di Salerno. Inaugurazione mostra documentaria

Nelle terre dei principi

La mostra è prima di tutto il racconto di una migrazione, quella causata a partire dagli inizi del IX sec. dalla conquista araba della Sicilia.

Politica
Cilento mercoledì 07 novembre 2018
di Massimiliano De Paola
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De Luca e Matera a Pertosa © Unico

Nella mattinata di sabato 27 ottobre 2018, presso il Museo MIdA01 a Pertosa (SA), c’è stata la presentazione della mostra documentaria dal titolo “Nelle Terre dei Principi”.

Su invito della Fondazione MIdA, sono arrivato al Museo MIdA01 giusto in tempo per vedere passare davanti a me il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con accanto l’Assessore allo Sviluppo e alla Promozione del Turismo della Regione Campania Corrado Matera. Con loro c’erano il Presidente della Fondazione MIdA Francescantonio D’Orilia, il Sindaco di Auletta Pietro Pessolano ed il Sindaco di Pertosa Michele Caggiano. C’erano anche altri che non conoscevo: Vera Von Falkenhausen - Presidente del Comitato scientifico, l’Abate Ordinario dell’Abbazia territoriale della SS. Trinità di Cava dei Tirreni, l’Abate Ordinario dell’Abbazia territoriale di Montevergine ed un rappresentante della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino. Andavano tutti di fretta, si son fermati giusto per prendere un caffè gentilmente offerto dalla Fondazione MIdA e poi via a relazionare in una sala gremita in ogni ordine di posto.

Alle 13.00 c’è stata la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per l’attuazione del progetto di cooperazione interregionale “I luoghi del silenzio. Itinerari del monachesimo italo-greco in Campania, Basilicata e Calabria”. Alle 16.00 è stata finalmente aperta al pubblico la mostra documentaria. Alle 19.00 ha chiuso il programma della giornata lo spettacolo inaugurale Pulsazioni/Danza-Musica-Poesia - Spettacolo inaugurale di danza contemporanea presso l’Auditorium MIdA01 a cura della Compagnia Excursus, direzione artistica Ricky Bonavita e Theodor Rawyler.

La mostra è prima di tutto il racconto di una migrazione, quella causata a partire dagli inizi del IX sec. dalla conquista araba della Sicilia. È la storia di vite comuni, un viaggio di monaci, contadini e artigiani in fuga dalla Sicilia e dalla Calabria, in cerca della salvezza e della stabilità. Ma è anche la storia di monaci e di santi alla continua ricerca dei luoghi della solitudine, che non posseggono nulla, che non hanno bisogno di nulla, che hanno rinunciato al mondo per praticare l’ascesi, ma che possiedono anche un sano senso pratico ed efficaci doti organizzative, che si dimostrano instancabili fondatori di monasteri, guaritori, medici, abili diplomatici, sempre sensibili ai bisogni delle comunità che incontrano nel corso del loro difficile cammino verso la perfezione spirituale.

Esistenze comuni, esistenze eccezionali: tutte hanno contribuito ad infondere una forte impronta nelle terre d’arrivo, incidendo con la loro presenza profondamente nel processo di formazione del paesaggio storico di un ampio comparto del Mezzogiorno d’Italia.

Terre dei Principi” è così che vengono definiti i domini longobardi nella vita di San Nilo da Rossano, tra i protagonisti più illustri di una vicenda straordinaria di fede, cultura e umanità.

Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, condividono un frammento di memoria storica troppo spesso dimenticata, ma soprattutto conservano l’eredità prodotta da un incontro tra civiltà diverse e da un sincretismo culturale inedito, che si manifesta vivido nei lacerti degli affreschi sopravvissuti, tra le crepe dei ruderi di antichi monasteri, nelle tradizioni, nelle forme devozionali. Un patrimonio materiale e immateriale che è ancora in grado di esercitare un forte fascino sulla tanto distante e troppo spesso distratta, modernità.

Informazioni sulla visita della mostra

Sarà possibile visitare la mostra dal mercoledì al sabato, dalle 14.00 alle 17.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

Ingresso gratuito

Info e contatti:
tel.: 0975 397037
e-mail: info@fondazionemida.it

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