Vicenda Palumbo-Paistom: la parola al sindaco Franco Palumbo e al presidente della Paistom Gerardo De Rosa

Capaccio-Paestum, ancora Paistom-Palumbo

Per necessità di chiarezza e informazione, riportiamo le dichiarazioni dell’una e dell’altra parte, dando voce direttamente ai protagonisti della disputa.

Politica
Cilento mercoledì 07 novembre 2018
di Monica Acito
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Franco Palumbo © Web

A Capaccio-Paestum continua la vicenda, o diatriba, come dir si voglia, che vede contrapposti il sindaco Franco Palumbo e la Paistom.

Per necessità di chiarezza e informazione, riportiamo le dichiarazioni dell’una e dell’altra parte, dando voce direttamente ai protagonisti della disputa.

Il sindaco dichiara:

“Sono sorpreso ancora un volta da questi comportamenti, non casuali, ma abbiamo un popolo attento che saprà comprendere e valutare anche quest’azione. Tuttavia, sono abituato a dimenticare prima le brutte azioni e poi quelle belle, per cui ancora una volta ribadisco l’impegno, già assunto pubblicamente nei giorni scorsi, del sottoscritto e di tutta l’Amministrazione affinché i lavoratori della Paistom possano avere un futuro stabile. Sono davvero sorpreso da tutto questo, dietro al quale c’è sicuramente una motivazione politica che non posso accettare e che rispedisco al mittente. Il sottoscritto è una di quelle persone che tutela i lavoratori poiché, non lo dimentichiamo, sono il Comandante del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Napoli, e so benissimo quali sono i diritti e i doveri dei lavoratori. Cari lavoratori, madri e padri di famiglia, siate sereni perché avete un Sindaco che vi tutela, un presidente che guarda ai vostri interessi e con il quale c’è un confronto quotidiano per affrontare le problematiche che sono tantissime, partendo da quelle economiche visto che quando siamo arrivati a Palazzo di Città il debito nei confronti della società somministratrice Tempor era di gran lunga superiore a quello attuale. Mi preme, però, ribadirvi che stiamo affrontando in modo serio quello che dovrà essere il vostro futuro, un futuro chiamato dicembre 2018 e non dicembre 2079, per cui vi invito a guardare con ottimismo al futuro e ho appreso con molto piacere anche la vostra presa di posizione con la quale vi siete dissociati dal comunicato della Flaica Cub Salerno. Resto basito, inoltre, quando si parla di mobbing e di intimidazione dell’Amministrazione comunale nei confronti dei dipendenti, che del resto si sono dissociati, quando sono il primo, e insieme a me tutti gli amministratori, a rispettare i ruoli. L’unica richiesta fatta, che rientra nei compiti istituzionali, è quella di ottimizzare sempre al massimo il lavoro affinché tutto possa funzionare per il verso giusto. Se poi fare uno spostamento di ufficio, senza alcun demansionamento, è mobbing, allora bisogna chiedere una modifica della legge. Davvero, non comprendo le motivazioni che hanno spinto il sindacato ad assumere questa posizione drastica che invito a rivedere nell’interesse dei lavoratori e degli iscritti a tale sindacato, ma ovviamente anche nell’interesse dell’intero territorio perché queste posizioni non aiutano a lavorare in modo sereno chi ogni giorno esce di casa per guadagnare lo stipendio. Da parte dell’Amministrazione non c’è interesse a voler estremizzare, ma solamente la necessità di fare chiarezza e di perseguire un interesse unico, che è quello di servire i cittadini. Qualche lavoratore che pensava di servire sé stesso o qualche amministratore, ha sbagliato. Coloro che lavorano in Comune devono servire i cittadini con il sorriso a 32 denti al fine di creare quelle condizioni di armonia che invito tutti a perseguire”.

Queste invece le dichiarazioni del Presidente della Paistom, Gerardo De Rosa:

“Sono e sarò sempre vicino ai lavoratori che svolgono il loro lavoro ogni giorno per la nostra comunità. Le dichiarazioni del sindacato Flaica Cub Salerno stridono nettamente con la realtà e con la posizione degli stessi iscritti a tale sindacato, che si sono dissociati pubblicamente come hanno dichiarato in una nota stampa”.

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