Sappiamo che tra i banchi dell’opposizione siedono persone come l’ex sindaco Josca ed il consigliere Mirarchi che hanno sempre, non solo a parole ma anche a fatti, dimostrato loro sensibilità vero le tematiche ambientali

Intervista a Rosolino Bagini sindaco di Albanella

Noi abbiamo iniziato praticamente fin da subito a confrontarci con due tematiche importanti. L’una è la manutenzione delle aree verdi e della viabilità in relazione alla crescita delle erbe infestanti lungo i bordi delle strade...

Politica
Cilento giovedì 11 luglio 2019
di Antonio Nigro
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Enzo Bagini © Unico

Sindaco Bagini, conoscere l’esito delle elezioni l’ha emozionata?

È stata sicuramente una grande soddisfazione personale. Ma più che personale, è stata una soddisfazione condivisa con un gruppo di persone, che ha creduto in questo percorso da parecchio tempo: ci si è spesa, ci si è spesa in maniera convinta; per cui l’esito delle elezioni non ha potuto che gratificarci, che riempirci di soddisfazione. Ma al di là, superato il momento personale, è normale che, subito dopo, interviene il momento della responsabilità: e ti rendi conto che ti caricano sulle spalle un compito importante che va affrontato con l’opportuno senso di responsabilità. Capendo soprattutto la differenza fra quella che è stata la campagna elettorale e quello che poi diventa il lavoro quotidiano, che non solo è ordinaria amministrazione ma è anche il tentativo di dare un indirizzo di sviluppo all’intera collettività.

Si aspettava questo risultato?

Sì! È ovvio, si tratta sempre d’una competizione, quindi nessuno ha la certezza e nessuno ha la sfera di cristallo. Però diciamo che avevamo lavorato in modo tale che questo risultato si concretizzasse: le nostre speranze erano ben riposte.

Quali saranno i suoi interventi nell’ambito dell’eco-sostenibilità?

Noi abbiamo iniziato praticamente fin da subito a confrontarci con due tematiche importanti in relazione a questo argomento. L’una è la manutenzione dell’aree verdi e della viabilità in relazione alla crescita dell’erbe infestanti lungo i bordi delle strade; abbiamo dovuto scontare, ma questo lo sapevamo già da prima, una carenza in termini di personale, in termini di mezzi; carenza che abbiamo cercato di affrontare, alla quale abbiamo sopperito facendo appello un po’ alla buona volontà di tutti, ma soprattutto cercando di programmare per il prossimo anno, quando avremo cioè la disponibilità di una nostra programmazione finanziaria, l’acquisto di attrezzature, l’espletamento di servizi che possano affrontare in maniera strutturale, e per tutta la durata dell’anno, non solo per i tre mesi estivi, quest’emergenza. L’altra realtà importante, ma pure questo lo sapevamo già da prima, è la presenza, purtroppo, nel nostro territorio di sversamenti nei corsi d’acqua dei più diversi liquami, che stressano la funzionalità dei depuratori comunali e mettono a grave rischio non solo l’ecosistema fluviale ma anche la salute dei cittadini. E questo sarà un punto che la nostra amministrazione ed io personalmente seguiremo con estrema e puntuale attenzione. Perché crediamo che possiamo fare tutti i programmi di questo mondo, possiamo dire tutte le parole di questo mondo; possiamo sostenere l’amore per il territorio e quant’altro; ma se innanzitutto non c’è un controllo ferreo, attento, preciso, puntuale di quelle che sono delle inciviltà, nel vero senso della parola, non andiamo da alcuna parte.

Un’altra fonte di inquinamento proviene dagli allevamenti bufalini …

Noi già nel nostro programma elettorale avevamo detto che avremo seguito con attenzione l’utilizzo delle fonti organiche non fossili per la produzione d’energia: ma così come per il bio-metano, così come per il bio-gas, così come per tutte le altre forme d’energia alternativa. È ovvio che se impianti di questo tipo, e soprattutto se di piccole dimensioni e di tipo aziendale, dovessero proliferare sul territorio, per noi sarebbe un vantaggio, perché otterremmo innanzitutto l’effetto di risolvere il problema dello smaltimento dei liquami d’origine animale, e avremmo la produzione d’energia a più buon mercato. Ma al di là di questo, risolveremmo pure l’altro problema che dicevo prima, quello del versamento abusivo dei liquami stessi. Impianti di questo genere hanno ovviamente un impatto sul territorio che deve essere valutato attentamente ed in maniera condivisa con la cittadinanza, perché il problema non è tanto quello di andare a trovare la giusta allocazione a questi impianti, ma soprattutto le strutture e i sotto-servizi che devono essere messi a disposizione dei suddetti: penso, per esempio, alla viabilità. Noi abbiamo purtroppo una condizione di viabilità in determinate aree del territorio comunale piuttosto precaria: andare ad impiantare in quell’aree delle soluzioni di riproduzione energetica di quel tipo significa aggravare problemi già esistenti. Quindi sarà necessario effettuare prima una pianificazione attenta dell’opere infrastrutturali necessarie affinché determinati impianti vengano utilizzati, vengano ben assistiti, e successivamente passare ad una valutazione pure d’ordine economico, per quanto riguarda appunto l’edificazione di questo tipo d’impianti.

Quali iniziative potranno essere intraprese per i giovani?

Il nostro problema principale, o almeno uno dei più importanti, era quello di cercare d’incrementare il lavoro. Per dare i giovani la possibilità di essere solo “agganciati” ai cellulari. Avere un’occupazione li porta a farli immaginare percorsi di vita diversi, più pregnanti e più soddisfacenti. bisogna favorire l’incontro fra offerta e domanda di lavoro: a settembre partirà lo sportello informa-imprese; attiveremo il servizio civile a breve, ci sarà la delibera di giunta per l’accreditamento del nostro Comune presso il servizio civile nazionale. Inoltre, sarà necessario incentivare tutti i momenti d’aggregazione sociale, soprattutto dei giovani – e fare sviluppare, in maniera sana, il rapporto fra il territorio e le sue relative esigenze con la capacità dei giovani, che sono ricchi di volontà, di energie e di buone idee, di mettersi a servizio di queste esigenze.

Pensa che ci possa essere una svolta per le attività commerciali del nostro Comune, perché, così come accade in tutti i piccoli centri, sono state risucchiate dai Centri Commerciali. E più in generale, cosa ne pensa di questo fenomeno?

Questo è il fenomeno che alcuni studiosi specificano con “della globalizzazione”, vedendoci spesso cose strane dentro che esulano dalla semplice osservazione o descrizione del fenomeno stesso. Ma al di là di questo, il mondo dell’economia e non solamente quello del commercio, ma anche quello della produzione ed addirittura quello dei servizi, sta andando verso forme di organizzazione aziendale sempre più globali, sempre più di grandi dimensioni. La piccola attività commerciale, così come anche la piccola attività artigianale, se vuole mantenere una propria ragione economica per continuare ad esistere, credo che lo possa fare solo attraverso la ricerca d’una via di specializzazione: costruire delle piccole nicchie di mercato che possano poi produrre quel reddito necessario al funzionamento dell’azienda. Questo da un lato, che riguarda ciò che può fare il singolo imprenditore. D’altro lato, quello che deve invece fare l’ente che non ha responsabilità diretta e poteri d’intervento diretti in questo settore è di favorire tutte le forme di collaborazione fra gli stessi operatori commerciali, e fra questi e le organizzazioni di categoria. Quindi un commercio di vicinato, che possa coniugare la specializzazione commerciale o comunque del servizio offerto (che finalmente ha col cliente un approccio innovativo, diverso da tutti gli altri) con la qualità dei prodotti (mettendo in rilievo l’unicità dei prodotti locali), è il solo che può fronteggiare una battaglia che altrimenti sarebbe già persa in partenza, e che per di più può promuovere ed arricchire il territorio. Quindi bisogna spostare il campo del confronto: non più sulla potenza economica, perché lì non possiamo farcela, è ovvio; ma sul campo della qualità e della specializzazione commerciale.

Cosa ha trovato di positivo in procinto d’essere realizzato?

Talune procedure per la realizzazione d’importanti opere pubbliche erano già state avviate, e noi non stiamo facendo altro che seguire queste procedure in nome d’un principio di continuità amministrativa che va sicuramente salvaguardato. Ci sono importanti opere pubbliche, fra cui gli interventi sugli edifici scolastici di Matinella, che dovranno partire al più presto una volta che saranno risolte talune questioni relative alla gara d’appalto. So che ci sono dei ricorsi da parte di alcune ditte che sarebbero state escluse. Quindi stiamo aspettando che questa fase iniziale venga definitivamente risolta dalla magistratura amministrativa. Seguiremo con attenzione l’esecuzione di questi lavori che comporteranno, e lo sappiamo benissimo, dei disagi per gli utenti, quindi per gli alunni delle scuole medie ed elementari. Altre cose che erano in procinto di realizzarsi non ne abbiamo trovate molte, difatti in queste prime settimane, oltre che seguire la nostra ordinaria amministrazione, siamo in una fase di progettazione di quello che può essere una linea di tendenza per lo sviluppo del paese. Sicuramente tutto quello che era già stato iniziato dalle precedenti amministrazioni sarà portato a termine.

In base a quali criteri a scelto i componenti della giunta ed ha distribuito gli incarichi?

In base a un criterio di rappresentatività. Noi siamo un Comune non piccolo sicuramente, ma neanche molto grande. Dove il rappresentante istituzionale, consigliere o assessore che esso sia, ha un rapporto diretto ed immediato coi propri elettori. Nei piccoli comuni di solito manca una struttura a servizio dei singoli assessorati: e a questa mancanza si supplisce attraverso un impegno diretto e personale. Coniugando questi due elementi, e cioè il principio della rappresentanza con la capacità e la voglia d’esprimere in prima persona, attraverso un atto d’impegno amministrativo, la realizzazione delle deleghe che ci sono state affidate, si riesce a sostenere, in maniera specifica, l’intervento dell’amministrazione nei più svariati settori. Per quanto riguarda le deleghe si tratta semplicemente di approfondimento d’una determinata tematica e pertinenti ai consiglieri che non fanno parte della giunta comunale, quelle sono state affidate in ragione delle specifiche competenze o delle aree d’attività o d’appartenenza dei consiglieri stessi.

Che tempistiche ha dato per la realizzazione degli obiettivi programmatici dei singoli settori?

Per quanto riguarda le tempistiche diciamo che molto dipende da noi: e quindi dall’impegno dell’amministrazione. Però, ci troviamo a confrontarci con altre realtà sovra-comunali: Regione, Provincia, Comunità Montana. Per esempio, nella gestione dei rifiuti ci atterremo e prenderemo a riferimento il piano regionale dei rifiuti del 2016; e che adesso verrà avviato. Sono realtà che poi incidono sui tempi in maniera importante. È ovvio che noi vorremmo fare, se non tutto e subito, perché sarebbe utopistico, sicuramente in modo da non perdere tempo. Al tempo stesso, proveremo a sollecitare in maniera costante e, speriamo, efficace anche quelle che sono le azioni delle altre amministrazioni sovra-comunali, che molte volte hanno un ruolo importante nella realizzazione dei progetti.

A livello di risorse economiche come è messo il Comune? Con quali risorse finanzierà i suoi progetti?

Le risorse sono quelle solite. Abbiamo le risorse del nostro bilancio che non sono tantissime, ovviamente, essendo il nostro un piccolo Comune, che però consentono, oltre a che fare l’ordinario, di provare in alcuni casi a fare anche dei piccoli investimenti per risolvere problemi di sviluppo e anche di semplice convivenza della collettività. Il resto sta ai grandi fondi di finanziamento regionali. Stiamo provando a trovare dei canali per arrivare direttamente ai fondi europei. È possibile farlo, anche se le procedure sono più complicate e, in parte, anche più onerose. Dopodiché cercheremo di sfruttare tutte i possibili fondi di finanziamo che ci vengano proposte, sia ministeriali, ma sia anche da altre enti, come fondazioni o quant’altro. Metà del tempo lo passiamo a cercare soldi.

In autunno ci sarà bisogno di una variazione o di un assestamento di bilancio?

Noi già abbiamo operato una variazione di bilancio approvato in giunta, che poi entro il limite massimo dei 60 giorni verrà approvata in seno del consiglio comunale, per reperire fondi all’interno del nostro bilancio comunale necessari ad affrontare appunto quell’emergenza di pulizia e di mantenimento del decoro urbano che la precedente amministrazione aveva pensato di utilizzare per altri scopi, noi invece abbiamo ritenuto prioritario, in questo momento, utilizzare per la manutenzione del paese. Si tratta di piccoli interventi che, in apparenza, hanno scarso significato ma che invece insieme occupano gran parte del tempo per l’amministrazione alle quali si dedica. Non ci accontentiamo del semplice sfalcio dell’erba, o della semplice pulizia, che ovviamente sono a ogni modo fondamentali, ma abbiamo anche l’ambizione di curare le aree verdi affinché possano essere fruite nella maniera più consona da tutta la cittadinanza.

Quali sono le priorità che andrà ad affrontare l’amministrazione nei riguardi delle singole borgate che compongono il Comune?

Le esigenze sono diverse anche in ragione delle diverse conformazioni delle borgate stesse. Abbiamo sicuramente un impegno assunto con San Cesario. Ossia il completamento del campo da calcio, che sarà una struttura che sicuramente continuerà ad essere presente all’attenzione dell’amministrazione, e anche dopo la conclusione dei lavori. Questo perché, per scelte scellerate fatte in passato, si è deciso realizzare il campo da gioco in erba naturale che molto difficilmente è compatibile con l’uso continuo dell’impianto. Il Comune non è sicuramente in grado di potere sostenere quei costi. Cercheremo delle soluzioni alternative con la sostituzione del fondo in erba naturale con uno sintetico. Continuando con San Cesario avremo la necessità di definire, una volta e per sempre, l’acquisizione dei beni Ersac (Ente Regionale di Sviluppo Agricolo. ndr). Abbiamo innanzitutto già programmato degli interventi su quei beni che sono stati già acquisiti dal patrimonio comunale. Matinella non è una borgata, è già da solo un piccolo centro che ha bisogno di interventi importanti. Matinella, infatti, nel corso degli anni è cresciuta in maniera disordinata: ci troviamo così ad affrontare una condizione acquisita e consolidata nel tempo e sarà difficile andare a modificarla; ma già una regolamentazione di quello che è la sosta selvaggia ed una maggiore attenzione alla viabilità potrebbero essere importanti migliorare la vivibilità dei residenti. Matinella ha necessità di importanti interventi urbanistici e di decoro, sui quali lavoreremo in maniera molto attenta, molto intensa, anche se sappiamo benissimo che ci potranno essere risultati immediati. Albanella ha problemi diversi da Matinella, perché è diverso il tessuto urbano e anche la composizione della popolazione. Qui abbiamo il grande problema del centro storico sul quale inizieremo a fare una mappatura per una valutazione della consistenza immobiliare e sulle condizioni in cui questi immobili sono ridotti; abbiamo il problema dello spopolamento di questa parte importante del centro storico che dovrà essere affrontato trovando soluzioni, inizialmente temporanee e speriamo sempre più intensamente stabili. a rilanciare da un punto di vista turistico e commerciale la stessa parte storica del centro abitato di Albanella, che ha delle potenzialità importanti; soprattutto è fondamentale che il centro storico incominci ad essere vissuto già da adesso. È nostra intenzione trasferire una parte non degli uffici comunali e taluni sportelli in prossimità della chiesa di San Matteo. In modo da consentire alla gente di andare in quegli uffici ed al tempo stesso popolare quelle piazze e quelle strade con la loro semplice presenza: già questo comporta un impegno ad una maggiore manutenzione di quelle aree e di conseguenza una maggiore viabilità del centro storico. Io sono convinto che portando gente nel centro storico il meccanismo si metterà in moto in maniera più semplice e più naturale. Ci saranno attività imprenditoriali, ci sarà l’interesse del comune affinché queste attività possano nascere e fiorire nelle condizioni migliori. È ovvio che molto parte, larga parte dipenda anche dall’iniziativa privata.

Come gestirà i rapporti con l’opposizione consigliare?

Nel modo che ho spiegato nel consiglio comunale di insediamento. Dall’opposizione mi aspetto un ruolo, oltre che quello stabilito per legge, di controllo e vigilanza, anche di proposizione. Mi auguro e credo che saranno buoni, perché da parte dell’amministrazione non c’è alcuna necessità e nessuna voglia di alimentare asti che possono essere nati in campagna elettorale, ma che terminata la stessa non avrebbero più ragione d’esistere. Il consiglio comunale ha già dato l’avvio alla commissione permanente dei regolamenti e dello statuto. Seguirà l’istituzione, subito dopo l’estate, di almeno altre due commissioni, ambiente e bilancio. Teniamo molto a quella dell’ambiente in verità, perché sappiamo benissimo che quello è un argomento trasversale, e a cui tutti siamo particolarmente sensibili. Sappiamo che tra i banchi dell’opposizione siedono persone come l’ex sindaco Josca ed il consigliere Mirarchi che hanno sempre, non solo a parole ma anche a fatti, dimostrato questa loro sensibilità. Quindi credo che da questo punto di vista l’impegno che andremo ad assumerci in quella sede di commissione ambiente sarà sicuramente condiviso coi colleghi d’opposizione.

Farà il sindaco a tempo pieno?

Praticamente lo sto già facendo. È ovvio che ognuno di noi ha una propria vita affettiva, d’interessi ed ovviamente anche lavorativa. Per quello che mi sarà consentito dall’impegno istituzionale, proverò a seguire anche i miei interessi personali. In questo momento e nei prossimi cinque anni la priorità sarà assegnata comunque al ruolo di sindaco.

Come ha vissuto il suo primo mese da sindaco?

In maniera entusiastica, travolgente. Quando ci si avvicina per la prima volta a una nuova esperienza, a un nuovo mondo, soprattutto perché poi questo avvicinamento è derivato da un impegno durato costantemente negli anni, ci si lascia prendere almeno nei primi momenti anche da atteggiamenti di euforia, di grande volontarismo. Purtroppo per me, sono una persona sufficientemente matura, che già in passato, sebbene in altri ambiti, ha affrontato queste situazioni di novità. Per cui so bene che, prima di fare qualunque cosa o di dire qualunque cosa, per non strafare a causa dell’entusiasmo e della voglia di fare bisogna contare fino a cento, se non fino a mille, prima di assumere delle decisioni importanti. L’entusiasmo c’è tutto. La collaborazione della giunta e di tutti i consiglieri di maggioranza è assicurata, costante e chiaramente visibile. Diciamo che le condizioni di fare un buon lavoro ci sono tutte. È ovvio che sarà necessario impegno e competenza, affinché questo buon lavoro possa portare a dei risultati che non debbano essere utili per noi della amministrazione, ma per l’intera comunità.

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