Ad un anno dall'inizio della pandemia, l'organizzazione del laboratorio Inglese che opera sul territorio da ben 43 anni.

Laboratorio Analisi Inglese S.R.L.

" In questo anno abbiamo seguito l’evoluzione della ricerca e delle tecnologie sanitarie per poter offrire ai pazienti le migliori opportunità..."

Sanità
Cilento sabato 27 marzo 2021
di Fabiola Scorziello
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Laboratorio Analisi Inglese. © Unico

Tamponi covid-19. Com’è stato inizialmente organizzare il tutto?

Abbiamo continuato, innanzitutto, a fornire il servizio come facciamo da 43 anni esatti, senza soluzione di continuità, nemmeno nelle settimane iniziali quando - ricorderemo tutti il primo periodo - non si avevano molte notizie sul virus se non della sua elevata pericolosità, e non erano disponibili commercialmente test sierologici né tamponi. Abbiamo continuato a seguire i pazienti che avevano diritto e bisogno di essere monitorati e lo abbiamo fatto nel pieno rispetto della normativa anti-covid.  Abbiamo dovuto organizzare la logistica, modificare la fruizione degli spazi, aiutare i pazienti a orientarsi e capire come far fronte alle loro necessità.

Quali sono i servizi che sono stati implementati nei laboratori di analisi cliniche?

Da Maggio finalmente abbiamo potuto iniziare con l’utilizzo dei test sierologici dando alla popolazione, così, la possibilità di verificare se si fosse venuti in contatto con il virus nel vicino o medio tempo. Questo primo passo verso la prevenzione estesa a tutti è stato importante e noi come Laboratorio Analisi Inglese abbiamo voluto essere di aiuto alla collettività, non solo dotandoci del migliore test sul mercato, ma anche organizzando una campagna di test gratuiti grazie alla quale in poche settimane abbiamo potuto monitorare 1.000 persone riscontrandone circa 200  positivi, ovvero 200 persone che nei mesi passati erano entrati in contatto con il virus, a loro insaputa.

Da lì a poco abbiamo avviato finalmente i tamponi, sia con metodo antigenico sia con metodo PCR (cosiddetti molecolari), anche in questo caso, dotandoci delle migliori strumentazioni a livello internazionale e allestendo una stanza di lavoro dedicata alla ricerca del SARS-CoV-2. Ma oltre alla strumentazione, alla tecnologia e alla formazione continua di tutto lo staff di un laboratorio, è essenziale offrire la massima disponibilità e umanità poiché è veramente toccante dover comunicare la positività al virus ad una persona. Naturalmente, una buona organizzazione e l’esecuzione stessa dei test richiedono tempi tecnici imprescindibili.

Avete avuto esigenza di assumere nuovo personale?

Il laboratorio di analisi cliniche è una struttura organizzativa dotata di un elevato livello tecnologico e, quindi, può sostenere modifiche anche sostanziali dei flussi. Tuttavia, per assicurare sempre maggiore disponibilità ed efficienza al front-office, ovvero nella fase di accoglienza e interfacciamento con i pazienti, abbiamo introdotto anche una nuova risorsa.

Quali novità dopo un anno di covid-19?

In questo anno abbiamo seguito l’evoluzione della ricerca e delle tecnologie sanitarie per poter offrire ai pazienti le migliori opportunità di diagnosi e, infatti, la novità è che ora siamo anche in grado di tipizzare il virus SARS-CoV-2, ovvero di intercettare le varianti attualmente in circolazione in Italia. A riguardo, possiamo dire che la variante inglese è molto frequente fra i positivi che abbiamo individuato.

Quale il messaggio che la vostra struttura si sente di dare in merito al covid-19 e nell’ambito della vostra operatività?

Teniamo a stigmatizzare che anche le strutture private siano da annoverare, come lo sono di fatto, fra chi è stato, ed è ancora, in prima linea in questa guerra.

Grazie ai laboratori privati, in sinergico affiancamento con le strutture pubbliche, è stato possibile aumentare il numero dei tamponi a cui la popolazione si è sottoposta volontariamente ed in tal modo, autocontrollandosi, ogni giorno è stato possibile bloccare un possibile focolaio.

Dal nostro osservatorio possiamo dire che anche i cittadini si sono mostrati responsabili nel sottoporsi a tampone per ogni minimo sintomo o un sospetto di essere entrato in contatto con persone risultate positive oppure per un rientro a casa da fuori sede; questi comportamenti di partecipazione seria e coscienziosa della popolazione ha aiutato la collettività tutta.

Infine, riteniamo che la prevenzione, come sempre, è la migliore arma, se non di attacco almeno di difesa, e per prevenzione intendiamo il rispetto di tutte le disposizioni di legge in tema di igiene dei comportamenti personali e di gruppo nonché di autocontrollo in termini di verifica di una eventuale affezione da virus a mezzo di tamponi molecolari e della eventuale presenza degli anticorpi che, fra l’altro, devono essere monitorati nel tempo.

 

 

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