“Si tratta di un festival artistico multidisciplinare che si rivolge a tutti gli artisti che fanno parte del mondo del cinema, della musica e del teatro e vuole essere una vetrina per questi stessi artisti.

Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: presentato il Trivium Festival

Entusiasti gli ideatori Colangelo e Linfante: “Sarà una kermesse multidisciplinare itinerante. Abbiamo chiamato all’arte”

Spettacolo
Cilento venerdì 04 settembre 2020
di Antonella Citro
Immagine non disponibile
Trivium Festival © Unico

Con Domenico Colangelo di Sala Consilina, direttore artistico e ideatore di Trivium Festival, parliamo della prima edizione dell’evento che toccherà vari luoghi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. “Si tratta di un festival artistico multidisciplinare che si rivolge a tutti gli artisti che fanno parte del mondo del cinema, della musica e del teatro e vuole essere una vetrina per questi stessi artisti a partire dal 2020 fino al 2021 - afferma - è un festival artistico polisettoriale cioè molti sono rivolti solo ad un singolo settore come la musica, il cinema o il teatro, noi invece, abbiamo cercato di abbracciare tutte e tre le arti dello spettacolo per farne una vera e propria kermesse nazionale e internazionale che si svolgerà nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di cui ne è in collaborazione. Abbiamo già presentato il sito internet, le pagine social e a fine settembre pubblicheremo il bando di selezione dove tutti quegli artisti, compagnie teatrali e band musicali o artisti singoli, registi e produttori, possono inviare la propria candidatura, la propria proposta artistica. Successivamente, dopo le iscrizioni, faremo le preselezioni cioè selezioneremo le proposte che sono più aderenti alla nostra idea di festival, in base cioè alla originalità del linguaggio, in base alle tematiche affrontate e se si rivolgono a tematiche della società contemporanea così, nell’estate 2021, saranno presentate e saranno giudicate da una giuria tecnica e dalla giuria popolare. La proposta più interessante in ogni categoria vincerà un premio in denaro che potrà utilizzare per la distribuzione della proposta o per la produzione di un nuovo progetto artistico all’interno del Trivium e dunque nel Parco”. Sulle date utili per potervi partecipare, Domenico Colangelo, dice: “Come dicevo, si tratta di un Festival nazionale e internazionale per il quale il bando sarà pubblicato a fine settembre. Le iscrizioni possono pervenire fino a gennaio 2021. In questo periodo chiunque può inviare la propria proposta. Certamente si parla di proposte indipendenti e non solo. È un festival che cerca di selezionare artisti giovani che operano nell’ambito professionale”. A questo fa eco Nicola Linfante, musicista salese, pure lui direttore artistico e ideatore del Trivium Festival: “Siamo molto soddisfatti perché ci lavoriamo da tanto tempo io e Domenico Colangelo - spiega - erano anni che cercavamo di organizzare il Trivium perché è l’incontro di tre arti, volevamo organizzare un Festival nazionale e internazionale. Ora pare che ci siamo riusciti, ci abbiamo lavorato tanto sì. Il festival richiama il teatro, il cinema e la musica. E in questo momento è molto importante parlare di arte perché oggi i teatri diventano dei bar. Se non salviamo noi artisti queste arti, non le può salvare nessuno perché dobbiamo ricordare e far rieducare le persone e i giovani ad andare a teatro e ritornare così agli eventi culturali perché questi portano cultura ed aprono la mente. Il Festival sarà itinerante e partirà appunto dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, prenderà il via dal Vallo di Diano nel nostro territorio dove si trovano le nostre origini, però il nostro scopo, il nostro obiettivo è quello di portarlo in tutta Italia e quindi diventerà un Festival itinerante. Come gli anni ’70 ci carichiamo tutto sul furgone e portiamo il Festival ovunque da Nord al Sud al centro. Lo faremo conoscere a tutti e daremo la possibilità a tante band musicali, a tanti registi e a tante compagnie teatrali di esibirsi e di promuovere il loro progetto. Ci sono tanti artisti in Italia però purtroppo non vengono valorizzati oppure non sono tutti chiamati all’arte. Se non ti chiamano perciò non ti puoi esprimere e quindi con Domenico Colangelo abbiamo pensato di chiamare tutti all’arte che secondo me è una cosa che bisogna fare”.

Antonella Citro

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