Unico Patrimonio. Gennaio 2020 #01 Cilentani

Personaggi che hanno contribuito a costruire l’identità del Cilento

Una buona occasione per rinfrescarci la memoria e per testimoniare la peculiarità dell’esistenza di uomini e donne in una terra che non è stata solo quella dei “tristi” di borbonica memoria.

Turismo
Cilento venerdì 17 gennaio 2020
di Il Direttore Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Porta Sirena © Unico

Quando ci si decide a guardare indietro nel tempo nella nostra storia meno recente è sempre difficile fare delle scelte su fatti, personaggi, luoghi da riportare in primo piano.

Il primo numero di Unico Patrimonio del 2020 è dedicato ad una carrellata di personaggi che, a nostro parere, possono richiamare alla memoria esempi di abnegazione, impegno, pensiero … che hanno contribuito a costruire l’identità di un territorio che per troppo tempo ha vissuto ai margini della “Storia” recente che Ermanno Corsi ha definito lo “splendido isolamento” di una “regione prigioniera di una provincia!”

Ma se scorriamo alcune biografie, riportiamo alla mente eventi o scandagliamo le ricadute che hanno avuto il passaggio di quelle vite vissute a pochi passi dai luoghi in cui “familiarmente” spendiamo la nostra esistenza, allora ci possiamo rendere conto che i personaggi richiamati alla memoria in queste pagine hanno segnato in modo indelebile il territorio in cui viviamo ma anche in posti molto remoti.

Infatti, sono migliaia le volte che scrittori, amministratori, politici si rivolgono ai loro interlocutori fuori e dentro il perimetro dell’area parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni citando aneddoti, esempi, esperienze vissute a testimonianza del fatto che c’è stata lasciata in eredità un’immensa quantità di testimonianze destinate a diventare una piattaforma solida e indiscussa su cui poggiare ogni possibile evoluzione futura.

Sarebbe troppo facile fare l’elenco di quanti non sono stati presi in considerazione in queste pagine, perché tutti hanno in mente il personaggio che, in qualche modo, ha lasciato tracce proprio davanti all’uscio di ognuna delle nostre “case”.

Ci sarà tempo e modo di continuare ad occuparcene …

Intanto, godiamoci il collage che siamo riusciti a comporre tenendo conto dei vari ambiti territoriali e diversi periodi storici in cui hanno agito i personaggi riportati alla luce dal cono d’ombra nel quale, fatalmente, sono caduti.

Ad alcuni di loro sono state dedicate statue, ad altri targhe o ceppi e perfino musei. Tutti luoghi che ci scorrono a fianco senza indurci a soffermarci a pensare.

Ma ecco che all’improvviso ce li troviamo su un giornale periodico, addirittura su internet … una buona occasione per rinfrescarci la memoria e per testimoniare la peculiarità della loro esistenza tra gli uomini e le donne di una terra che non è stata solo quella dei “tristi” di borbonica memoria.

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