Riapriremo il 1 luglio e ripartiremo dalle misure di sicurezza

Dal 1 luglio riaprono le Grotte di Pertosa – Auletta

Il presidente della Fondazione MIdA D’Orilia: “In sicurezza, vogliamo offrire prodotti di qualità”

Turismo
Cilento lunedì 29 giugno 2020
di La Redazione
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Il presidente della Fondazione MIdA, Francesantonio D’Orilia © Unico

Con Francescantonio D’Orilia presidente della Fondazione MIdA parliamo delle conseguenze dovute al periodo di lockdown a causa del Covid19 e della riapertura delle grotte di Pertosa – Auletta, contesto naturalistico così eccezionale e suggestivo. “Siamo agli inizi dopo la catastrofe - dice - un periodo indimenticabile soprattutto per il turismo che anche noi come fondazione MIdA e come grotte di Pertosa – Auletta avevamo avuto in termini di risultati. Si stava imbroccando la via di una grande espansione, penso alla città di Napoli ma a tutta la Campania e, noi stessi, avevamo raggiunto il traguardo del 2019 di 65 mila visitatori con una stabilizzazione dei lavoratori a dodici mesi a tempo indeterminato. A febbraio, abbiamo raddoppiato le presenze rispetto al 2019. Il bilancio che abbiamo lasciato prima del Covid era importante e quest’anno sarebbe stato con punti maggiori. Con il Covid è cambiato tutto. Riapriremo il 1 luglio e ripartiremo dalle misure di sicurezza. Da una fruizione del bene, in questo caso il sito speleologico delle grotte di Pertosa – Auletta e dei musei con l’adozione di misure che portano a una riduzione dei flussi. Abbiamo la barca che porterà massimo dodici persone e ciò limiterà il flusso nelle grotte. L’area esterna alle grotte, le passeggiate e la grotta stessa si prestano in maniera positiva e sufficiente per stare distanziati. Le nostre grotte hanno correnti d’aria molto importanti, sono orizzontali e si possono mantenere le distanze. Il bilancio parte da un meno perché di sicuro si devono fare investimenti sulla sicurezza. L’altra questione è che ci stiamo preparando all’apertura con le prenotazioni on line, un servizio che davamo già in precedenza e che era ormai maturo, molti si servivano di queste prenotazioni perché c’erano ingressi fissi e organizzati e, questo sarà ancora più stringente. Fruire della grotta, delle aree antistanti, delle aree aperte e di tutto ciò che la grotta esprime in maniera più in qualità con più suggestione, se si entra in dodici c’è la volontà di godersi il sito con più qualità. Riusciremo a offrire anche dei prodotti culturali più importanti e in relax. Abbiamo curato quello che è l’aspetto archeologico dell’antro, racconteremo al visitatore che vivrà in maniera più lenta e più slow, il sito stesso e i suoi elementi”. Su ciò che si sta preparando in questo periodo, il presidente D’Orilia, spiega meglio: “Stiamo lavorando su due fronti soprattutto. Intanto sono impegnati gli operatori del territorio, anche di un territorio vasto del Cilento e della provincia di Salerno, stanno chiamando anche dalla Puglia e dalla Basilicata che sono in attesa che le grotte riaprano e questo ci incoraggia e ci fa piacere perché in questo momento di ripartenza bisogna essere prudenti dal punto di vista della sicurezza e bisogna essere anche prudenti sotto il punto di vista del bilancio finanziario. Quando riapri non avrai certi flussi, hai degli investimenti, hai da affrontare il discorso del personale per cui devi valutare equilibrata la ripartenza, ma si deve ripartire. Il fatto che si possa ripartire più o meno in un periodo insieme, aprono gli operatori, aprono tutti i siti come la Certosa già aperta, Castelcivita dovrebbe aprire la domenica. Se tutti i siti riaprono, luglio e agosto siamo pronti per attendere i visitatori”. E poi ritorna sulla ripartenza: “Sarà comunque molto lenta e sarà arricchita di altri tipi di offerte – afferma – stiamo lavorando sui format, cose che ci stiamo inventando adesso: sull’archeologia, sull’ambiente, sulla sostenibilità ambientale, sull’uso del suolo stiamo facendo tanto. Abbiamo una serie di offerte di tipo didattico e culturale che ci permettono di fare campi estivi per esempio, e anche di offrire alle scuole con la riapertura a settembre dei prodotti didattico – divulgativi con i nostri docenti, le nostre collaborazioni universitarie e i dipendenti interni. Abbiamo indetto un concorso on line e sono arrivate quindici domande, si poteva aderire con una canzone, uno strumento, un racconto, in sostanza, con una serie di prodotti creativi e culturali siamo riusciti a parlare con il pubblico attraverso il concorso "La natura nascosta". Ci sembra che abbia avuto un buon successo e adesso vorremmo ripeterlo ogni anno. Vogliamo offrire tanti prodotti al territorio valorizzandolo e offrendo le nostre bellezze speleologiche”.

Antonella Citro

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