A Roscigno Vecchia, il 21 settembre 2024, si è svolto l’incontro dei presidenti della Pro Loco che operano all’interno del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni per confrontarsi sul futuro
“Pro Loco”, a chi come me ha una certa età, sembra un termine arcaico quasi da rottamare … invece, ecco che ti arriva l’ennesimo invito di Franco Palmieri, che da 40 anima la proloco di Roscigno, e ti devi ricredere, se non in tutto, almeno in parte …
L’occasione è la conferenza programmatica dell’associazione provinciale delle proloco convocata a Roscigno vecchia per un aggiornamento sul percorso di rilancio immaginato dalla regione e accolto con favore dai responsabili che operano a livello locale.
A dare il benvenuto nella splendida cornice di Roscigno vecchia è il sindaco Pino Palmieri che, dopo il doveroso benvenuto ai presidenti delle proloco dell’area parco convocate, entra subito nel merito della necessità di dare un segnale forte per premiare chi si impegna volontariamente per dare un’anima ai piccoli borghi. “non si tratta di trovare le risorse per pagare le bollette della luce del telefono ma di andare a prendere le risorse dove ci sono per rilanciare il ruolo delle proloco che ancora resistono nelle piccole realtà, dentro e fuori dal perimetro del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni”.
Franco Palmieri, padrone di casa, rilancia l’idea della costruzione di una rete dei “eco musei” che hanno potenziale da spendere sul mercato del turismo esperienziale come dimostra l’esperienza che dura dal 1983 – 2023: Roscigno ha espresso una potenzialità che è rimasta tale come la speranza che si rigenera con proposte tanto accattivanti quanto aleatorie.
A coordinare il dibattito è il presidente PROVINCIALE dell’UNPLI (Unione nazionale pro loco d’Italia) Pietro D’Aniello di Battipaglia.
Al tavolo siedono anche i consiglieri regionali Andrea Volpe e Michele Cammarano che sono d’accordo sul fatto che la regione Campania approvino una nuova legge regionale sulle Proloco che dia certezza dal punto di vista normativo e garanzie relativamente alle risorse di base che consentano ai presidenti e agli operatori volontari di operare con certezza dei tempi in favore delle realtà territoriali che rappresentano.
A dimostrazione che qualcosa si muove a livello di consiglio regionale Cammarano ricorda che Tre consiglieri: Cammarano stesso, unitamente a Tommaso Pellegrino e Corrado Matera hanno presentato una proposta per ridefinire il settore turistico.
Cammarano, dopo aver dato atto che il Bellissimo borgo di Roscigno vecchia è un esempio da imitare, invita e riflettere sul fatto che anche i cittadini residenti devono essere più attivi nel voler far crescere la capacità attrattiva dei piccoli borghi.
Ecco perché, l’attività delle proloco devono essere protagoniste del progetto varato dalla regione “Borghi Salute Benessere” che l’ennesimo banco di prova per misurare le capacità dei comuni di progettare dal basso il proprio futuro insieme.
“Non basta l’aria buona e nemmeno le strade in ordine se manca la concretezza con una proposta e una struttura operativa comune, pro loco, fondazione Montepruno” afferma Michele Albanese direttore della Banca Monte Pruno e roscignuolo di nascita e di residenza. E po rilanci affermando che le Pro Loco non possono essere operative ed efficaci se vengone destinate ad esse solo elemosine in termini economici”.
Ecco perché, per passare dalle parole ai fatti, comunica che fin da subito la Fondazione che preside realizzerà a Roscigno vecchia una struttura che fungerà da bar dotato di servizi igienici mantenuti in modo dignitoso.
Francesco Bellomo, membro del direttivo dell’Ente Parco, che sostituisce il presidente Giuseppe Coccorullo, dichiara la disponibilità dell’ente a sostenere ogni sforzo delle pro loco affinché tornino ad essere protagoniste attive nelle realtà in operano da decenni.
Infine interviene il presidente regionale delle Pro Loco eletto per il quadriennio 2024/28, Luigi Barbati: In Italia sono operative circa 6000 pro loco! Si tratta di un patrimonio di esperienze fatte a sostegno di ogni realtà in cui sono radicate. È giunta lora che venga data ad esse la possibilità di riprendere il cammino verso un futuro nuovo ma che poggia le sue basi su quella che è stata la storia che le ha viste protagoniste. Per questo, però, c’è bisogno di “una fase di formazione per chi assume o ha già assunto un ruolo di guida nelle singole realtà. Questo sarà il compito della presidenza regionale in collaborazione con i colleghi provinciali. Ci siamo incamminati su una strada difficile, ma questo è un ulteriore stimolo per fare bene e velocemente”.
La serata si è conclusa intorno al tavolo dove non sono mancate le occasioni per ritornare su quanto dibattuto in assemblea e affrontare altre tematiche “fuori sacco” che hanno “condito” molto bene l’argomento principale fino a trovare significative convergenze.
Un ringraziamento particolare va a Franco Palmieri che, come al solito, è stato un premuroso padrone di casa.