Inquinamento indoor: come difendersi?

Inquinamento indoor: come difendersi?

Trascorriamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi (indoor). Siamo consapevoli che l'aria interna può essere altrettanto dannosa?

Cilento - giovedì 16 luglio 2020
Cause inquinamento indoor
Cause inquinamento indoor © Web

Siamo soliti correre ai ripari dall’inquinamento esterno. Dimenticandoci però che esiste un altro fattore di rischio: l’inquinamento interno, anche detto indoor. Trascorriamo così tanto tempo al chiuso – a casa, in ufficio, a scuola, nei mezzi di trasporto, locali – da non essere neppure consapevoli che l’aria inalata può essere nociva. Siamo la indoor generation, ovverosia coloro i quali trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi (circa il 90%). Senza considerare che l’aria interna contiene più di 900 sostanze chimiche potenzialmente dannose. Non è un caso, a fine giornata, avvertire nausea, mal di testa, rossore agli occhi. La causa è da riscontrare in mobili, tappezzerie, pareti e pavimenti, tessuti, prodotti per la pulizia degli ambienti, non sono da meno stampanti e fotocopiatrici.

Sostanze alteranti possono essere classificate come: agenti chimici, fisici e biologici. Provengono in parte dall’esterno (inquinamento atmosferico outdoor/pollini), ma molti sono prodotti da fonti interne. Ossia gli occupanti (uomo, animali), polvere (ottimo ricettacolo per i microrganismi), strutture, materiali edili, arredi, impianti (condizionatori, umidificatori, impianti idraulici) e aria esterna.

A provocarlo sono prodotti per la pulizia, profumi per l’ambiente e candele profumate, fumi passivi, ozono, anidride carbonica, formaldeide, radon. I danni maggiori per la nostra salute provengono dagli iperfluorati, usati in molti prodotti di consumo; gli ftalati, impiegati nei giocattoli per bambini; i parabeni, usati soprattutto nei profumi e nei saponi; e il bisfenolo A, utilizzato per la produzione di plastiche. Vediamoli nel dettaglio:

Bioeffluenti e contaminanti biologici

Il corpo umano può emettere composti chimici (bioeffluenti), che non raggiungono quasi mai delle concentrazioni nocive per la salute, caratterizzati da un odore sgradevole. All’aumentare del numero delle persone – in un ambiente ristretto e in assenza di adeguata ventilazione – si ha un deterioramento della qualità dell’aria (aria viziata). Altre sorgenti di contaminanti biologici sono la desquamazione dell’epidermide e, soprattutto, l’emissione di goccioline saliva (fonazione, tosse o starnuto). Queste sono in grado di rimanere sospese in aria e veicolare agenti infettivi. Anche gli animali domestici sono fonti di inquinamento attraverso la perdita di peli, forfora, saliva, urine etc.

Processi di combustione

Contribuiscono ad inquinare l’aria degli ambienti chiusi: il fumo di tabacco passivo; processi di combustione di petrolio, gas, cherosene, carbone e legno. I processi di combustione per la cottura dei cibi e il riscaldamento degli ambienti rilasciano ossido e biossido di azoto (NO ed NO2), anidride carbonica (CO2) e monossido di carbonio (CO).

Materiali da costruzione e prodotti per la pulizia

I materiali sintetici utilizzati per la costruzione e l'arredamento possono rappresentare una importante fonte di inquinamento indoor. Altre potenziali fonti sono i prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa (prodotti antiparassitari e l'uso di colle, adesivi, solventi etc). Una emissione importante di sostanze inquinanti deriva anche da strumenti di lavoro: stampanti, plotter e fotocopiatrici e prodotti per l'hobbistica (es. colle).

Impianti di condizionamento

Gli impianti di condizionamento possono diventare fonti pericolose se mal progettati, in cattivo stato di pulizia e manutenzione. Quindi, attenzione a umidificatori e condizionatori di aria, vaporizzatori, sistemi di riscaldamento, frigoriferi autosbrinanti, impianti idrici.

Buone abitudini da adottare per contrastare l’inquinamento indoor:

  • Arieggiare casa dopo la pulizia degli ambienti;
  • Favorire il ricambio dell’aria tra esterno e interno degli ambienti per consentire l’areazione;
  • Utilizzare per la pulizia acqua e prodotti alternativi a basso potenziale inquinante (leggere le etichette);
  • Limitare l’uso di detergenti e articoli per la pulizia personale spray. Questi agiscono in modo immediato, apportando danni diretti;
  • Ricordarsi di accendere la cappa quando si cucina;
  • Tenere puliti gli ambienti domestici per combattere i batteri, allergie e pollini;
  • Evitare le vernici aggressive, preferendo quelle ad acqua per la tinteggiatura delle pareti.
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