Scuola e dispersione.  Serve una grande Alleanza per il Merito con studenti e insegnanti

Scuola e dispersione.  Serve una grande Alleanza per il Merito con studenti e insegnanti

“Oggi la scuola è classista, sostiene il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.  La dispersione scolastica è al 12,7 per cento, se aggiungiamo quella implicita sale ad un preoccupante 20 per cento.

Cilento - domenica 06 novembre 2022
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ©

Scuola e dispersione.  Serve una grande Alleanza per il Merito con studenti e insegnanti

“Oggi la scuola è classista, sostiene il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.  La dispersione scolastica è al 12,7 per cento, se aggiungiamo quella implicita (cioè di chi ha il diploma, ma non le competenze minime), sale ad un preoccupante 20 per cento. Tutto questo dentro un divario di apprendimento tra i territori”. La dispersione è’ una problematica che richiede interventi urgenti a garanzia di una favorevole risoluzione.

La scuola, purtroppo, per tanti, oggidì è luogo di dissipazione. In molti inopportunamente e infelicemente si sprecano. Tanti giovani la mandano in malora. Il tasso di dispersione si attesta al 12 ,7 %. Questi i dati, invece, della dispersione degli ultimi anni, forniti dal Ministero: “La dispersione scolastica nell’anno scolastico 2016/2017 e nel passaggio tra il 2016/2017 e il 2017/2018. L’elaborazione analizza e quantifica il fenomeno  dell’abbandono del sistema scolastico e formativo nella Scuola secondaria di I grado, nel passaggio tra cicli scolastici e nella Secondaria di II grado. Dall’analisi complessiva, il fenomeno della dispersione scolastica si presenta in diminuzione. Tra il 2016/2017 e il 2017/2018, la percentuale di abbandono nella Secondaria di I grado risulta pari all’1,17%, mentre tra il 2015/2016 e il 2016/2017 era stata dell’1,35%. La percentuale di abbandono nella Secondaria di II grado risulta pari al 3,82%, mentre tra il 2015/2016 e il 2016/2017 era stata del 4,31%”.  In tempo di pandemia la dispersione scolastica è significativamente aumentata. I Covid ha moltiplicato le cifre. Un alunno su quattro è stato considerato a rischio. Con la dad, la gravità dei dati raccolti non riguarda solo situazioni estreme, ma ci riguarda tutti”, tanto che “il risultato è che circa un minore su quattro è considerato a rischio dispersione. Stiamo parlando del 25% come dato su base nazionale che diventa uno su 3 al sud Italia, dove la situazione è molto più grave”. Tanto viene assicurato  dalla Comunità di Sant’Egidio, che svolse una specifica inchiesta. L’indagine focalizzò ventitré città di dodici regioni coinvolgendo 2.800 bambini che frequentavano 80 doposcuola.

Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, oggi la scuola è classista. La dispersione è, come accennato, al 12,7 per cento, se aggiungiamo quella implicita (cioè di chi ha il diploma ma non le competenze minime), sale ad un preoccupante 20 per cento. Tutto questo dentro un divario di apprendimento tra i territori”. Un malessere quello della dispersione che, secondo Valditara, obbliga di correre al riparo. A suo dire bisogna personalizzare i piani di studio, assumere una didattica di recupero destinata ai più deboli e di potenziamento destinata ai più bravi. Tutti insomma dovranno ottenere aiuto. Parla poi di necessità di garantire alle rispettive famiglie degli alunni utili informazioni per finalizzare più oculate scelte già a partire dalla scuola media di primo grado. A questa medicina il neo Ministro aggiunge il potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale. Gli alunni inclusi in questi indirizzi dovranno fare un salto di qualità. Si dovrà vivere l’esperienza scolastica alla pari. Tutti dovranno avere pari dignità. “Occorre una più incisiva personalizzazione dei piani di studio, sostieni Valditara, anche con una articolazione della funzione docente, che consenta di coltivare le potenzialità di tutti, sostenendo chi è in difficoltà e alimentando le capacità dei più bravi. Bisogna garantire un orientamento che fornisca alle famiglie e agli studenti le informazioni per effettuare scelte consapevoli dalla scuola media. È inoltre fondamentale potenziare l’istruzione tecnico-professionale che va costruita in filiera con l’istruzione tecnica superiore”, “deve avere pari dignità dell’istruzione liceale”. “Come gli Its, le scuole devono poter utilizzare anche le migliori competenze professionali offerte dalle imprese. Vanno ridefiniti i profili professionali sulla base delle reali esigenze del territorio”. “È con questo spirito che propongo una grande alleanza per il merito alle famiglie, al sistema-scuola, alle parti sociali”.

Emilio La Greca Romano

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