Rapporto sulla dispersione scolastica in Campania

Rapporto sulla dispersione scolastica in Campania

Ettore Acerra: Un dato che emerge è l’alto tasso di frequenze irregolari riscontrato nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado, anche a causa di scelte non consapevoli e/o mancato orientamento in uscita dal primo ciclo

Cilento - giovedì 20 aprile 2023
Il contributo intorno al fenomeno della dispersione scolastica è stato fornito dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.
Il contributo intorno al fenomeno della dispersione scolastica è stato fornito dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. ©

Rapporto sulla dispersione scolastica in Campania

Un interessante contributo intorno al fenomeno della dispersione scolastica è stato fornito dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Ettore Acerra, Direttore Generale USR Campania:  “Un dato che emerge è l’alto tasso di frequenze irregolari riscontrato nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado, anche a causa di scelte non consapevoli e/o mancato orientamento in uscita dal primo ciclo. È noto che il tasso di assenteismo costituisce un elemento predittivo dell’insuccesso scolastico, alla base della dispersione e del mancato conseguimento di un titolo di studio quinquennale ed anche di una qualifica triennale o di un diploma professionale quadriennale”. 2.868, su un totale di 481.539 alunni, non hanno mai frequentato una lezione; gli alunni con giorni di assenza compresi tra il 25% e 50% dei giorni di lezione totali, fino al 31 gennaio 2023, sono 19.072; gli alunni con giorni di assenza maggiori del 50% dei giorni di lezione totali fino al 31 gennaio 2023 sono 5.672; le segnalazioni di inadempienza inviate al Comune e alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni al 31/01/2023 sono 3.757.

Un interessante contributo intorno al fenomeno della dispersione è stato fornito dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. L’analisi valutativa nel territorio regionale campano è stata compiuta grazie ai dati trasmessi dalle Istituzioni scolastiche dal 10/02/2023 al 07/03/2023. Si tratta, in sostanza, di un utile rapporto sulla dispersione scolastica, con specifico riferimento agli abbandoni e alle frequenze irregolari registrati nel corso di quest’anno scolastico. Il rapporto presenta, in verità, rilevazioni condotte nell’anno scolastico 2021/2023 e la rilevazione di febbraio u.s. Col fine di coordinare e di riportare ad unità gli interventi e le procedure attivate da ciascun Ente e costruire un percorso unico di rilevazione e segnalazione finalizzato ad una rapida presa in carico delle situazioni di fragilità educativa e di disagio, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, già da marzo dello scorso anno, ha avviato continue interlocuzioni con gli Uffici della Prefettura, della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, con ANCI e con il Comune di Napoli, al fine di condividere azioni volte alla prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico semplificando e innovando la procedura di segnalazione degli alunni inadempienti all’obbligo di istruzione. La Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania precisa che a tal fine e in sinergia con tutti gli attori coinvolti, “…sono state elaborate le Linee guida, inviate a tutte le scuole della Regione con Nota prot. 37634 del 5.10.2022, contenenti “Indicazioni sulle modalità di segnalazione degli alunni inadempienti all’obbligo di istruzione” con allegata una “Scheda unica di segnalazione degli alunni inadempienti” da inviare, a cura delle scuole, contestualmente al Comune di riferimento e alla competente Procura presso il Tribunale per i minorenni. Il documento e la scheda di segnalazione sono stati presentati in Conferenze di servizio interistituzionali a livello regionale e condivise con tutti i Sindaci. La nuova procedura ha innovato le modalità di segnalazione degli alunni inadempienti da parte delle istituzioni scolastiche coinvolgendo, già dalla prima fase di segnalazione, oltre all’ente locale di riferimento, la Procura competente, al fine di rendere più efficaci le azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abbandono scolastico intercettando i segnali predittivi di comportamenti a rischio e devianze minorili. È da evidenziare che tale strategia di azione, concertata con i diversi attori coinvolti, ha creato le premesse per una risposta trasversale e interistituzionale ad un fenomeno multidimensionale che non riguarda solo la scuola ma attiene alla società civile nel suo complesso”. L’USR della Campania con l’intenzione di quantificare il fenomeno dispersione in premessasi è attivato in due momenti per definire due distinte rilevazioni relativamente all’anno scolastico precedente: “..Le rilevazioni condotte nell’anno scolastico 2021/22. Allo scopo di procedere ad una prima quantificazione dei dati relativi alla dispersione scolastica e al rischio di abbandono in Campania, relativamente all’anno scolastico 2021/22, quest’Ufficio ha effettuato, nel mese di aprile 2022, una prima rilevazione relativa alle frequenze irregolari e alle interruzioni di frequenza alla data del 15 marzo 2022”. La rilevazione si rappresenta, nel quadro generale dell’analisi del fenomeno dispersione nella Campania, una prima peculiare tappa alla quale ha fatto seguito una ulteriore rilevazione nel periodo estivo, a luglio, a fine Esami di Stato; una indagine di certo più organica con specifico riguardo ai dati delle ammissioni alla classe successiva inseriti in Anagrafe studenti (SIDI) da tutte le istituzioni scolastiche. Il secondo momento d’indagine ha consentito di verificare la quantificazione numerica degli alunni e degli studenti suddivisi per categorie: ammessi, non ammessi, non ammessi per mancata frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale” (D.P.R. 122/2009, art. 14 comma7). La rilevazione di febbraio 2023 è stata effettuata a seguito della pubblicazione e diffusione delle Linee guida relative alla nuova procedura di segnalazione. La Direzione dell’USR Campania, l’ha effettuata lo scorso febbraio 2023. “Il campo di indagine è stato delimitato al periodo dell’obbligo di istruzione (quindi dalla classe 1 a primaria alla classe 2 a degli Istituti di istruzione secondaria di II grado) ed alle scuole statali: la rilevazione non ha dunque interessato i CPIA e gli Istituti paritari. Su un totale di 973 Istituzioni scolastiche statali della Campania, interessate alla rilevazione, hanno risposto alla data del termine del 28 febbraio 2023, n.918 scuole, pari al 94,35 %, così ripartite tra le varie province: n.67 II.SS. di Avellino su un totale di 72; n.51 II.SS. di Benevento su un totale di 53; n.145 II.SS di Caserta su un totale di 152; n..468 II.SS. di Napoli su un totale di 511; - n.187 II.SS. di Salerno su un totale di 193. Il totale di alunni oggetto della rilevazione è pari a 481.539 su 528.661 risultanti dai dati relativi all’organico di fatto, pari al 91,09% degli alunni iscritti per l’a.s.2022/23”. Sono state focalizzate tre principali aree di indagine: Mancata frequenza, Frequenze irregolari, Numero di segnalazioni di inadempienza all’obbligo di istruzione. Questi i risultati di sintesi dei dati regionali di quest’anno scolastico: su un totale di 481.539, gli alunni che non hanno mai frequentato sono 2.868; gli alunni con giorni di assenza compresi tra il 25% e 50% dei giorni di lezione totali, fino al 31 gennaio 2023, sono 19.072; gli alunni con giorni di assenza maggiori del 50% dei giorni di lezione totali fino al 31 gennaio 2023 sono 5.672; segnalazioni di inadempienza inviate al Comune e alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni al 31/01/2023 sono 3.757. La complessità del fenomeno dispersione interessa diversi aspetti della vita sociale dell’individuo minore di età e del contesto socio-culturale ed economico in cui vive. Nell’ambito territoriale della regione Campania è considerevole il disagio socio-culturale e tante si rappresentano le condizioni di esclusione e povertà che, quotidianamente, allontanano i ragazzi dalla scuola, rendendoli sempre più vulnerabili e facilmente predisposti ai fenomeni di devianza. Abbandono e insuccesso non sono figli solamente della scuola. “Le innovazioni introdotte dalla nuova procedura di segnalazione, scrive il Direttore Generale Ettore Acerra, hanno posto le basi per un maggiore coinvolgimento delle istituzioni scolastiche nel percorso di tutela del minore a rischio abbandono scolastico, mettendo in rete informazioni e dati a disposizione delle scuole che costituiscono per i servizi sociali e le Procure per i minorenni importanti segnali predittivi di ulteriori disagi, facilitando la presa in carico globale del minore a rischio dispersione. Il risultato in termini di numero di segnalazioni effettuate è stato infatti rilevante e le misure volte a facilitare i contatti e le interlocuzioni con gli altri enti istituzionali ha significato per le scuole supporto e confronto durante tutte le fasi della procedura, grazie anche nel Comune di Napoli a una Piattaforma digitale che permette a tutti gli attori di dialogare e acquisire le informazioni di competenza. Elemento di particolare attenzione in tutta la procedura è la fase che segue la segnalazione da parte delle scuole, a carico dei servizi sociali. È da rilevare che la scarsità delle risorse umane a disposizione dei Comuni costituisce un anello debole del sistema, in particolare in alcuni Comuni dell’area metropolitana di Napoli. Ciononostante, emerge in molti Comuni il ruolo efficace svolto dalle risorse territoriali quali associazioni di volontariato o educative, che operano in coprogettazione con le scuole a supporto non solo degli alunni ma anche dell’intero nucleo familiare. Un dato che emerge è l’alto tasso di frequenze irregolari riscontrato nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado, anche a causa di scelte non consapevoli e/o mancato orientamento in uscita dal primo ciclo. È noto che il tasso di assenteismo costituisce un elemento predittivo dell’insuccesso scolastico, alla base della dispersione e del mancato conseguimento di un titolo di studio quinquennale ed anche di una qualifica triennale o di un diploma professionale quadriennale. Il dato “a valle” che l’ISTAT ogni anno mette a disposizione riguarda appunto i cosiddetti “early leavers”, cioè quei giovani dai 18 ai 24 anni che non hanno concluso il ciclo degli studi e che perciò non hanno conseguito un titolo finale. I dati più recenti ci indicano in Campania una percentuale di poco superiore al 16%, in diminuzione rispetto agli anni scorsi ma certamente ancora superiore alla media nazionale e soprattutto alla media europea. L’obiettivo a lungo termine di questa rilevazione (e delle rilevazioni che sono state fatte nell’ultimo anno) è proprio quello di costituire una banca dati trasparente e verificabile in termini diacronici, in modo da fornire alle scuole, agli altri soggetti interessati e coinvolti e alla Campania tutta una base di riflessione e di analisi, ma anche di verificare l’impatto degli interventi messi in campo grazie al PNRR e a tutte le altre forme di finanziamento straordinario. Per questo motivo, la presente rilevazione, svolta grazie all’impegno delle scuole e di tutti gli altri soggetti coinvolti, rappresenta solo una tappa di un processo continuo e sistematico che l’Ufficio Scolastico regionale vuole portare avanti nell’interesse del sistema scolastico della Campania”.

elgr

 

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