Aspirina e tumore alla prostata: una protezione.

ll cancro alla prostata è il tumore maschile più frequente; basti pensare che in Italia, ogni anno, ne vengono diagnosticati circa 42.800 casi

FARMACIA DI MURIA In Farmacia
Cilento - lunedì 06 maggio 2024
Prostata
Prostata © web

ll cancro alla prostata è il tumore maschile più frequente; basti pensare che in Italia, ogni anno, ne vengono diagnosticati circa 42.800 casi. La medicina generale italiana è all’avanguardia nella ricerca sui benefici dell’aspirina, uno dei farmaci più utilizzati al mondo. Un’arma in grado di proteggere non solo dalle malattie cardiovascolari, ma, quando assunta in maniera continuativa, riduce del 40% l’insorgenza del tumore della prostata e la protezione sale addirittura al 60% se viene presa regolarmente per cinque anni.

I risultati sono descritti da uno studio scientifico coordinato dalla SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Indagando sul database con una modalità retrospettiva si possono condurre studi di tipo epidemiologico. Uno di questi ha consentito di correlare l’utilizzo dell’aspirina a basso dosaggio con un ridotto rischio di tumore alla prostata.

Health Search è un database utilizzato da oltre 15 anni nella ricerca clinica. Il database ha una popolazione target di 1,2 – 1,5 milioni di pazienti. Quelli selezionati per questo studio, per ragioni di metodo, hanno almeno un evento cardiovascolare o cerebrovascolare ischemico, ossia sono quei pazienti che sono candidati al trattamento con aspirina a basse dosi. Questi parametri hanno consentito di identificare una coorte di circa 13.500 soggetti, sia sottoposti all’uso di aspirina che non ancora sottoposti alla terapia farmacologica.

Ebbene, lo studio ha permesso di osservare negli uomini che seguivano una cura a base di aspirina a basso dosaggio, in particolare se per lungo tempo e con una frequenza d’uso più importante nell’arco di una settimana, un effetto protettivo del farmaco verso il tumore prostatico, con una drastica riduzione del rischio. Dopo il primo anno la riduzione è del 40% circa, mentre dopo cinque anni di terapia, almeno tre somministrazioni a settimana, la protezione arriva al 60%. Vale a dire, spiegano dalla SIMG, che usare l’aspirina a basso dosaggio avrebbe un effetto protettivo che arriva a mettere al riparo dal contrarre un tumore della prostata un uomo su due.

Saranno necessari nuovi studi per confermare questi numeri estremamente interessanti.

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