artedì 3 gennaio 2023 per Sanza (2.369 abitanti) rinasce a nuova vita

I Borghi dell’accoglienza: “Il Presidente De Luca dà il via al progetto per Sanza

​Tra i 21 comuni destinatari del finanziamento di 20 milioni di euro ce ne sono sette (tra questi Sanza) che certamente non si può considerare il più a rischio spopolamento nella regione e nell’area parco e in particolare

Turismo
Cilento martedì 10 gennaio 2023
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
monte Cervati © Unico Settimanale

 

Martedì 3 gennaio 2023 per Sanza (2.369 abitanti) rinasce a nuova vita! Alla presenza del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è “suonata” a campanella che dà il via al progetto “Sanza il Borgo dell’accoglienza”. Si tratta di un finanziamento “pilota” riservato a 21 borghi a rischio abbandono, uno per regione, e finanziato dal Ministero della Cultura con fondi del PNRR con 20 milioni di euro. È difficile non vedere le contraddizioni scorrendo l’elenco dei borghi “premiati” che vedono la presenza di ben 7 comuni con oltre i mille abitanti!

A dividersi i 420 milioni di Euro faranno compagnia a Sanza altri 20 borghi: Rocca Calascio, 122 ab. (AQ – Abruzzo), Monticchio Bagni, 400 ab. (PZ – Basilicata), Gerace, ab. 2967, (RC – Calabria), Campolo, 70 ab. (BO – Emilia-Romagna), Borgo Castello, 33.789 ab. (GO – Friuli-Venezia Giulia), Trevinano, 142 ab. (Acquapendente, VT – Lazio), Borgo Castello, 31 ab.  (SV – Liguria), Livemmo, 200 ab. (BS – Lombardia), Montalto delle Marche, ab. 2011, (AP – Marche), Pietrabbondante, ab. 738, (IS – Molise), Elva, 88 ab. (CN – Piemonte), Accadia, 2203 ab. (FG – Puglia); Ulassai, 1393 ab. (NU – Sardegna), Borgo a Cunziria, disabitato, (CT – Sicilia), Borgo di Castelnuovo in Avane disabitato (AR – Toscana), Cesi, 682 ab. (TR – Umbria), Fontainemore, 434 ab. (AO – Valle d'Aosta), Recoaro Terme, 6.132 ab. (VI – Veneto), Palù del Fersina, 167 ab. (Provincia autonoma di Trento), Stelvio, 1153 ab. (Provincia autonoma di Bolzano. Già disponibili altri 580 milioni di euro destinati a 229 comuni.

Il progetto di Sanza prevede la trasformazione del centro storico in un borgo-albergo e residenze co-working con camere e servizi dislocati in edifici diversi, seppure vicini tra di loro, in modo da garantire i tre assi portanti del progetto: accoglienza turistica; residenza e spazi coworking; residenza e spazi per terza età

A fianco a Vincenzo De Luca siedono il vicesindaco di Sanza, Toni Lettieri; il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Francesco Cavallone; il presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri; il Consigliere regionale Corrado Matera; il Consigliere regionale Tommaso Pellegrino e il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito.

Nel progetto non poteva mancare l’avvio di un sistema di trasporto “integrato” effettuato con mezzi elettrici che consentiranno ai nuovi residenti collegamenti celeri con la stazione di prossima realizzazione per l’Alta velocità nel Vallo di Diano; dalla stazione ferroviaria di Sapri; dall’aeroporto di Napoli; dall’aeroporto Salerno “Costa d’Amalfi” …. Il servizio sarà fruibile anche dai turisti che vorranno scegliere Sanza per le vacanze.

Insomma, una vera e propria strategia che ha un orizzonte molto ampio con al centro anche i cittadini “nativi” che decideranno di tornare a vivere in paese, finalmente, diventato accogliente.

Altri elementi posti a corredo del progetto c’è il richiamo alla fede dei Sanzesi alla Madonna della neve del monte Cervati la vetta più alta della Campania, per molti mesi coperta dalla coltre bianca, posta nel cuore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. A seguire, sono stati citati anche le Grotte di Pertosa, la Certosa di San Lorenzo, la Valle delle Orchidee, Teggiano, Paestum, il Tardiano, Novi Velia, ecc.

Insomma, quello che non è riuscito a fare il Parco in 25 anni di vita spendendo qualche centinaio di milioni di euro, è a portata di mano e nelle corde del borgo di Sanza, gemellato con Klettgau (Germania). Sarà Sanza a diventare il polmone economico e ambientale capace di trascinare nel futuro intere comunità della “regione prigioniera di una provincia” come è l’intera area protetta situata nel perimetro del Parco.

Non è la prima volta che il Vallo di Diano riesce ad ottenere finanziamenti importanti per proiettarsi oltre la dimensione di area interna e marginale della regione Campania …

Basti pensare al Centro Sportivo Meridionale di San Rufo, un ingente impiego di risorse con risultati “penosi” sia dal punto di vista strutturale e, peggio ancora, sotto quello gestionale. A questo va aggiunte le difficoltà che continua ad incontrare la gestione della Certosa di San Lorenzo a Padula e Il Battistero di San Giovanni a Sala Consilina. A Sanza stessa, luogo storico dove si immolarono i “Trecento giovani e forti” di Carlo Pisacane, non c’è traccia di iniziative atte a far emergere le capacità di valorizzazione del patrimonio storico presente nel comune …

Dopotutto, con la realizzazione delle infrastrutture viarie (autostrada) e ferroviarie (Alta velocità); Il progetto “Vallo di Diano Altro” è l’altro progetto finanziato dalla regione Campania per le “Aree Interne”, anch’esso dotato di fondi importanti per sopperire alle carenze sociali dell’area; lo Stato non abbia investito su questa area!

Si ha la sensazione che si chiede e si ottiene più per continuare la politica della spesa che per risolvere problemi che pure ci sono come quello dello spopolamento dei piccoli borghi.

Infatti, tra i 21 comuni destinatari del finanziamento di 20 milioni di euro ce ne sono sette (tra questi Sanza) che certamente non si può considerare il più a rischio spopolamento nella regione e nell’area parco e in particolare. In fondo, tutto il mondo è “paese” … e quanti più fumogeni si riescono a lanciare tanto meno si riesce a capire e vedere cosa cambierà nei territori destinatari delle risorse: quanti sono oggi  i cittadini che si interrogano sul ritorno avuto per San Rufo e Vallo di Diano dei miliardi di lire spesi per il Centro Meridionale?

https://www.unicosettimanale.it/news/politica/1112662/la-regione-vuole-far-risorgere-il-centro-sportivo-meridionale-dopo-50-anni

https://www.unicosettimanale.it/news/unico-patrimonio/1074860/san-rufo-centro-sportivo-meridionale

 

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