La scuola fra sobbalzi di affettuosità e frustrazione dei proff per il mancato rinnovo del contratto

La scuola fra sobbalzi di affettuosità e frustrazione dei proff per il mancato rinnovo del contratto

La morte del Governo Draghi implica la fine del mandato di Bianchi, il Ministro della scuola affettuosa. Il disegno di riforma obbligherà i proff a più ore di formazione e a nessuno sblocco contrattuale

Cilento - sabato 06 agosto 2022
Patrizio Bianchi, Ministro dell'Istruzione
Patrizio Bianchi, Ministro dell'Istruzione ©

La scuola fra sobbalzi di affettuosità e la frustrazione dei proff per il mancato rinnovo del contratto

La morte del Governo Draghi implica la fine del mandato di Bianchi, il Ministro della scuola affettuosa. Dopo le ferie di ferragosto, in prossimità dell’inizio del nuovo anno scolastico, il disegno di riforma incompleto di Bianchi fornirà, con qualche ulteriore sobbalzo d’affetto, una lettura con un numero maggiore di ore di aggiornamento per i docenti  e nessuno sblocco del rinnovo contrattuale. L’azione riformatrice del Ministro Bianchi, secondo  Aldo Domenico Ficara, si rappresenta oggi un “tradimento della scuola pubblica”, si cancellano in poco tempo ben 12 mila docenti.

Il mancato voto di fiducia, nel mese di luglio, del Movimento 5 Stelle al Senato sul Decreto Aiuti causò il crollo del Governo.  Caduto il Governo Draghi, ormai a tutti è noto, a settembre si andrà a votare. Un grave passo indietro della politica rispetto alla legge di bilancio. Mattarella considerata la mancata fiducia avviò il percorso verso le elezioni anticipate. Il Governo non potrà varare intanto alcuna riforma ed emettere alcun provvedimento. Il crollo Draghi  si è profilato scelta politica pericolosa. Viene impedito alle istituzioni di attivarsi con tempestività per contrastare la crisi energetica o di praticare azioni per la crescita dell’inflazione. E’, inoltre, scelta pericolosa poiché  non garantisce di raggiungere  i 55 obiettivi dell’UE per l’ottenimento dei nuovi fondi per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La formazione del nuovo esecutivo è prevista dopo l’estate. Il Governo Draghi intanto resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. Verranno soltanto portati avanti provvedimenti già assunti. In tal modo diverse sono le misure che vengono messe a rischio: piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr); legge di bilancio 2023; energia e rincari; rete unica a banda larga; sanità; riforma della giustizia; le altre riforme. Le riforme strutturali richieste dall’Europa al nostro Paese garantiranno la destinazione di 200 miliardi di euro. Resta quindi in carica ancora, fino a nuove elezioni, insieme agli altri, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Aldo Domenico Ficara,  nella seconda decade di luglio, osservando la condizione della scuola mise il dito nella piaga. Si domandava, infatti, cosa  non è stato ben percepito della riforma Bianchi. A suo dire vi sono diversi punti che determinano il tradimento verso la scuola pubblica. “Si cancellano, ritiene, in pochi anni circa 12mila docenti, si dimezza la carta del docente, utile anche per fare corsi di formazione e aggiornamento, di cui oggi beneficiano 700mila insegnanti di ruolo, e si incentiva ancor di più la già inspiegabile disunione tra docenti con un aumento ‘una tantum’, introducendo nella scuola una politica aziendalista-selettiva, in contrapposizione con il vero ruolo pubblico dell’istituzione scuola. La riforma addirittura “premia” chi non partecipa alla mobilità, andando a ledere il diritto alla famiglia”. Il Ministro Bianchi ebbe intanto a dichiarare che la  scuola futura dovrà essere una scuola affettuosa. Essa dovrà essere ricostruita dopo la tragedia della pandemia che ha costretto tutti alla solitudine. E’ ben notoria l’immagine della scuola dell’affetto creato dall’attuale Ministro dell’Istruzione. “La scuola del futuro dovrà essere ‘affettuosa’, perché dobbiamo ricostruirla partendo dal segno più grave lasciato dalla pandemia, cioè l’isolamento”. E’ diffusamente bene assunta l’idea ormai della scuola dell’affetto di Bianchi. Draghi col suo Governo era attivamente impegnato nell’attivazione di utili provvedimenti volti, in questa scuola di tenerezze, a limitare significativamente la dispersione scolastica, a fornire un importante miglioramento della formazione degli insegnanti. Bianchi era impegnato di fatto nel fornire ampio spazio alle riforme. Mirava a modificare la scuola tecnica e professionale e dell’orientamento. Concretamente, dopo le ferie di ferragosto, ormai in prossimità dell’inizio del nuovo anno scolastico, questo disegno incompleto di Bianchi fornirà, con qualche ulteriore sobbalzo d’affetto, una lettura con maggiore aggiornamento e nessuno sblocco del rinnovo contrattuale.  Questa architettura riformatrice resta sulla carta insieme a un altro grande sogno di Bianchi che intravede il superamento del sistema frammentato Taylor-fordista applicato al mondo della scuola. Non si può prescindere dal superamento di questo sistema se si vuole garantire un futuro qualitativo della scuola. E’ specialmente la scuola secondaria legata alla logica  Taylor-fordista. E’, a suo parere, “un sistema che vive dell’isolamento delle discipline, della mancanza dell’interdisciplinarietà e che ha mostrato molti limiti, e non solo sul piano dell’applicazione al mondo industriale, ma soprattutto per la limitatezza della sua prospettiva di sviluppo antropologico e sociale”. La morte del Governo Draghi implica la fine del mandato di Bianchi, il Ministro della scuola affettuosa. Passato il concetto della scuola affettuosa resta la scuola disillusa del corpo docente, costretti, anche questa volta, ad aumentare la propria frustrazione per il mancato rinnovo del contratto.

Emilio La Greca Romano

 

 

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