Quando con Rosalia entriamo in via della Conciliazione con sullo sfondo Basilica di San Pietro in pieno sole è un’emozione che rende speciale l’aver preso parte alla Maratona della città Eterna.
Autore: Bartolo e Gina
Si snoda su un tracciato misto per circa 330 Km in un anello verde, giallo e azzurro e passa per oltre 60 borghi, terre e castelli, opere d’arte e testimonianze della nostra storia.
L’appuntamento con Antonietta e Monica è sotto l’obelisco moderno che è una scultura di Arnaldo Pomodoro; in bronzo, alta 21 metri con un diametro di 7 datata 2003, vuole narrare il secolo a cui è intitolata, il “Novecento”
Tre Grotte e Tre Fiumi, Aree Marine Protette e siti Unseco: Padula, Velia e Paestum. Un tracciato lungo 350 Km circa fatto lungo l’anima del territorio compreso nell’area protetta antropizzata più grande d’Europa
Le lacrime che tracimano ai lati degli occhi sono solo una piccola parte di quelle che dilagano dentro di me quando taglio il traguardo della mia prima maratona in piazza Castello oggi 4 novembre 2018 e posso dire “ce l’ho fatta!”
Un’esperienza da vivere con i muscoli sofferenti, la stanchezza che prende il sopravvento e il ricordo di un fatto vissuto che rimarrà indimenticabile.
Sul “balcone” del numero ad una cifra (-9) ai 42,195 Km mi sono sentito consapevole di aver fatto molta strada verso il “traguardo” prefissatomi di portare a compimento l’impresa
L’ultima lunghissima prima della gara è un test importante per guardarmi dentro e capire se “ce la posso fare”. Oltre il 35° Km a Torino sarò nella “terra di nessuno” dove solo se il corpo sarà ancora collegato alla “testa”…
I quasi 300 Km corsi nel mese mi hanno portato sul “balcone” dei numeri ad una cifra mancanti al traguardo: meno 9 Km al traguardo!
Bartolo, un “primino” alla Maratona di Torino. Un sogno durato due mesi diventato realtà!