Ogni tanto una buona notizia fa bene alla “salute” del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e alle due Aree Marine Protette: Baia Infreschi e della Masseta e Punta Licosa.
La notizia
È finalmente completata l’installazione delle boe di ormeggio nella Baia di Ogliastro Marina, zona C dell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate.
Un passo importante, perché mette in condizione la Guardia Costiera (o chi di competenza) di intervenire per interrompere l’assalto a Punta Licosa da parte di decine di imbarcazioni che gettano l’ancora, senza regole, sia a valle sia a monte dell’isolotto e del porticciolo.

Il comunicato è stato firmato dal Presidente del Parco, quale gestore dell’AMP. L’Ente ha il compito di individuare e attrezzare siti per l’ormeggio nella Zona B e nella Zona C. Anche se a fine stagione, si tratta di un punto fermo per richiamare tutti al rispetto delle regole.
Le parole del Presidente Coccorullo
Coccorullo ha sottolineato che:
“La Baia di Ogliastro, di circa 120 ettari, si caratterizza per la prevalente presenza di Posidonia oceanica, fanerogama marina endemica del Mediterraneo. È fondamentale che nella Baia sia salvaguardata la Posidonia, che si presenta in buono stato di salute”.

Il Presidente ha inoltre ricordato che l’impatto delle ancore e delle catenarie provoca l’estirpazione di foglie e rizomi, con conseguente regressione della prateria marina.
Il progetto
Il progetto del campo boe, predisposto dai tecnici del Parco, ha visto la sua approvazione dopo un lungo iter da parte di tutte le Istituzioni competenti, in primis il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il nuovo campo boe ecocompatibile ha un duplice obiettivo:
- accogliere un flusso significativo di imbarcazioni,
- mantenere intatta un’area di grande pregio ambientale e paesaggistico.
Struttura del campo boe
- Prima area: a 100 m dalla costa, con 8 boe per imbarcazioni fino a 10 m.
- Seconda area: a 200 m dalla costa, con 4 boe per natanti fino a 20 m.
- Terza area: a 100 m dalla costa, con 14 gavitelli su due file, per imbarcazioni fino a 10 m.
Completano l’intervento un corridoio di lancio di 100 m con un pontile rimovibile galleggiante, utile per lo sbarco in sicurezza dei turisti.
Non solo Ogliastro Marina
Nonostante la stagione estiva sia ormai agli sgoccioli, resta il tempo per mettere in campo azioni concrete che diano un chiaro segnale di rigore.

Si auspica che soluzioni simili vengano adottate anche nell’Area Marina Protetta della Masseta, tra Marina di Camerota e Scario di San Giovanni a Piro. Qui le storiche calette del turismo cilentano – Pozzallo, Cala Bianca, Masseta – subiscono l’assalto di barconi che scaricano centinaia di bagnanti sotto costa.
Altrettanto urgente è il ripristino delle palizzate tra Palinuro e Marina di Camerota, fondamentali per proteggere le dune e la vegetazione spontanea retrostante.

Conclusione
Il Parco deve restare fedele al decreto della sua istituzione: salvaguardare l’ambiente. Solo così potrà rafforzare la sua credibilità presso i residenti e i turisti, confermandosi come l’area protetta più grande d’Europa e mantenendo le promesse scritte nei suoi atti fondativi.



